ilNapolista

Dopo Luis Enrique, Monchi: Roma prima sfotte, poi li guarda vincere quando vanno via

Roma (e l’Italia) non perde il vizio di deridere la cultura sportiva straniera. Poi, succede che Monchi torna a Siviglia e vince. Come Luis Enrique. Il Messaggero si interroga

Dopo Luis Enrique, Monchi: Roma prima sfotte, poi li guarda vincere quando vanno via

Dopo Luis Enrique, Monchi. Roma non fa mai una bella fine quando deride i propri tesserati. Il primo venne definito de-mental coach, sugli spalti comparve uno striscione: “Luis, vattene da Roma. S’è liberato il posto ar Barcellona”. Quello a Barcellona ci andò veramente e vinse anche il triplete.

È lo solita storia dell’Italia refrattaria a una mentalità altra. L’elenco è lungo, a Napoli ne sappiamo qualcosa: Benitez, lo stesso Ancelotti. E Roma è culturalmente affine a Napoli, cambia solo il dialetto.

Oggi Il Messaggero dedica un articolo a Roma e Monchi. Venerdì sera, Monchi ha vinto l’Europa League col Siviglia che aveva contribuito a rendere grande. Ha allestito la squadra senza spese milionarie, con qualche scarto del campionato italiano: da Banega a Ocampos.

Il Messaggero scrive che Roma non è un posto facile dove poter lavorare.

Sarà un caso, ma Monchi, nella sua comfort zone di Siviglia, è tornato il Re Mida, vincendo la sua sesta Europa League. Era sbagliato lui o eravamo sbagliati noi?

Il quotidiano romano non ce la fa ad aprire una seria autocritica. Ciacca e medica. Ricorda la trattativa fallita per Mahrez. Ricorda Schick, Nzonzi, Karsdorp infortunato, Pastore, e altri.

Lui, quindi, sbagliato, pur essendo un gentiluomo, educato, molto disponibile al dialogo. Un uomo di mondo. Elegante.

A Roma, scrive Il Messaggero,

gli rimproverano di essere scappato nel pieno del marasma, di aver creduto troppo in Di Francesco quando, a detta di tanti, era indifendibile. Pallotta lo aveva definito il maggior responsabile della stagione fallimentare. Un mostro insomma. Poi, torna a Siviglia, sceglie l’allenatore (Lopetegui), compra una decina di giocatori e vince l’Europa League. Possibile sia solo colpa di Roma, dell’ambiente?

Giustamente il quotidiano ricorda anche Luis Enrique

arrivato qui da giovane e inesperto allenatore, e dopo si è rivelato un allenatore vincente. Vale anche per Garcia, cacciato a calci e oggi ha riportato il Lione a giocare una semifinale di Champions, eliminando Juve e ManCity.

“Troppe cose non tornano”, scrive.

ilnapolista © riproduzione riservata