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Da Grecia, Croazia e Spagna direttamente al Cotugno per i tamponi. Il direttore sanitario si arrabbia

Repubblica Napoli. Troppi assembramenti all’esterno della struttura sanitaria: «Non devono venire qui, devono andare a casa e contattare l’Asl»

Da Grecia, Croazia e Spagna direttamente al Cotugno per i tamponi. Il direttore sanitario si arrabbia

La nuova ordinanza regionale relativa alla quarantena per i rientri dei vacanzieri da Grecia, Croazia e Spagna ha causato non poca confusione e problemi. Come riporta oggi Repubblica Napoli in molti si sono recati dall’aeroporto direttamente al Cotugno ancora con le valigie per sottoporsi immediatamente al test ed evitare di dover restare chiusi in casa. Un caos che ha causato inevitabili assembramenti, anche senza mascherina e rischiato di vanificare tutti gli sforzi di questi mesi nella lotta contro il coronavirus, come ha sottolineato il direttore generale dell’Azienda sanitaria colli, Maurizio Di Mauro

«L’ordinanza della Regione è chiarissima la persona che torna dall’estero deve portarsi nel proprio domicilio e contattare l’Asl territoriale che attraverso le Usca si reca nelle abitazioni per effettuare il tampone e rilasciare il certificato»

In soccorso del Cotugno è dovuta intervenire l’Asl che ha portato del personale per procedere ai tamponi, ma si teme che le file possano ripetersi nei prossimi giorni, perché le persone sono spaventate dal dover attendere tempi lunghi per un tampone. Mauro però ha precisato

«Il territorio sta funzionando bene sono due, tre giorni al massimo di attesa»

Molte però le denunce dei vacanzieri di rientro

«L’Asl non risponde»

A questi si sommano i dubbi sull’organizzazione intorno ai test che all’estero vengono fatti direttamente in aeroporto

«Ma perché non si organizzano i tamponi negli aeroporti e nei porti così si evita questo stillicidio? In Grecia li facevano in tende sanitarie»

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