ilNapolista

Formisano: “La Roma non voleva seguire il protocollo sanitario per i giocatori in panchina”

Al corso Sport Management post Covid dell’Università  Federico II di Napoli, ha spiegato le difficoltà evidenti dell’organizzazione dopo l’emergenza coronavirus

Alessandro Formisano, Head of Operations della SSC Napoli, ha parlato al corso Sport Management post Covid dell’Università  Federico II di Napoli, di cui è uno dei docenti, illustrando le difficoltà di gestione delle partite nel periodo dopo l’emergenza sanitaria

“Lo spirito di questo corso è poter inserire al meglio i giovani nel mondo del lavoro. Sono tante le professionalità  richieste, c’è una complessità  quotidiana di sistema, soprattutto per quello che riguarda la parte di operations e confronto con la pubblica amministrazione. Anche quando un’impresa sportiva è proprietaria di un impianto in cui si svolge una manifestazione, la pubblica amministrazione diventa una stakeholder. Insieme alla Juve il Napoli è stato l’organizzatore dei primi due eventi post Covid, ovvero intendo le due semifinali di Coppa Italia. Non si era tenuto conto di tantissime questioni, ad esempio lo stadio San Paolo ha bisogno di 100 persone per aprire. Il protocollo FIGC ne prevedeva 8. Quindi immaginate la complessità  di dover armonizzare questi concetti”

Poi due parole su quanto accaduto domenica contro la Roma

“Domenica abbiamo gestito la complessità del protocollo sanitario con una squadra avversaria, la Roma, che non voleva applicare il protocollo sanitario in merito ai giocatori in panchina. La complessità è stata gestire tutto questo nell’arco di poco tempo”

ilnapolista © riproduzione riservata