Claudio Palomba al Corriere Torino: «Ho una collezione delle partite di Diego in vhs. Quanti sfottò con l’ex questore Messina e la Christillin»

Il Corriere Torino intervista il prefetto di Torino, Claudio Palomba, tifosissimo del Napoli. Ha giocato nel club azzurro fino agli Allievi, poi un attacco di peritonite e i brutti voti a scuola lo costrinsero a lasciare. Ha vissuto a 500 metri dallo stadio. Il suo pronostico per la finale di Coppa Italia di stasera tra Napoli e Juve è netto.
«Vince il Napoli, 2-1».
Gioca ancora, il prefetto, nella nazionale prefettizia, di cui è capitano. Indossa la 10, un simbolo per chi è nato all’ombra del Vesuvio, ed è pure mancino.
«L’anno scorso, nel campetto di San Giulia, feci un cucchiaio su punizione».
Parla di Maradona.
«Quella maglia non l’abbiamo accantonata. Però, certo, Maradona è stato il migliore, anche se non teneva la capa di Pelè».
Del Pibe gli resta
«Una collezione delle sue partite, in vhs: un regalo bellissimo».
Il suo peggior ricordo è un Juve-Napoli di metà anni ’70.
«Con parata di Zoff e gol di core ‘ngrato Altafini. Perdemmo lo scudetto e vidi i tifosi piangere: tornammo a casa nella notte, in treno».
Il suo Napoli preferito, invece, è quello di Vinicio
Di Sarri dice che non è stato un traditore.
«No, e dopo un certo periodo è bene cambiare. Diede spettacolo, ma aveva qualche pecca difensiva».
Sul Napoli di Gattuso:
«Manca un po’ di personalità, ma in difesa possiamo far ballare la Juve, con i nostri piccoletti».
Racconta di non nascondere il suo tifo azzurro, anche se vive a Torino, e di starci bene. E snocciola gli sfottò con l’ex questore, Messina, fanatico juventino.
«E’ un continuo scambio di messaggi. Idem con la Christillin».
Stasera per lui saranno decisivi Mertens, Insigne e Koulibaly. Alla Juve invece ruberebbe Pjanic.
Cosa direbbe ad un napoletano che tifa Juve?
«Adda cagnà, che significa, devi cambiare. Poi gli regalerei una maglia azzurra».