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De Luca: “Incomprensibile la riapertura generalizzata della mobilità tra regioni”

Il governatore su Facebook: “Si ha la sensazione che per l’ennesima volta si prendono decisioni non sulla base di criteri semplici e oggettivi ma sulla base di spinte e pressioni di varia natura”.

De Luca: “Incomprensibile la riapertura generalizzata della mobilità tra regioni”

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, non si rassegna alla riapertura generalizzata degli spostamenti interregionali. Su Facebook pubblica un intervento in cui ribadisce che “la Campania è da sempre impegnata a tutela dell’unità nazionale” e conferma la solidarietà alla Lombardia per la tragedia che l’ha colpita. Ma si schiera contro l’apertura dei confini regionali.

Noi non abbiamo dimenticato neanche per un attimo, la tragedia immane che ha colpito tanti territori lombardi e tante famiglie. Ciò premesso, riteniamo di dover sottolineare che davvero non si comprende quali siano le ragioni di merito che possono motivare un provvedimento di apertura generalizzata e la non limitazione della mobilità nemmeno per le province ancora interessate pesantemente dal contagio”.

De Luca continua paventando che, alla base della decisione, ci siano pressioni di vario tipo.

Si ha la sensazione che per l’ennesima volta si prendono decisioni non sulla base di criteri semplici e oggettivi ma sulla base di spinte e pressioni di varia natura“.

Si sarebbero dovute fare delle differenziazioni, ha spiegato, come ad esempio decidere che i territori nei quali nell’ultimo mese

“c’era stato un livello di contagi giornalieri superiore a un numero prefissato (200 – 250 – 300…) fossero sottoposti a limitazioni nella mobilità per un altro breve periodo”.

Del resto, ha aggiunto,

se la mia regione avesse ancora oggi un livello di contagio elevato, non esiterei a chiedere io, per un dovere di responsabilità nazionale, una limitazione della mobilità per i miei concittadini“.

Il governatore conclude:

“Ciò detto, valuteremo le decisioni del governo, se e quando saranno formalizzate. Adotteremo, senza isterie e in modo responsabile, insieme ai protocolli di sicurezza già vigenti, controlli e test rapidi con accresciuta attenzione per prevenire per quanto possibile, il sorgere nella nostra regione di nuovi focolai epidemici”.

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