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Commissariato Gallera. I suoi in Regione Lombardia: «Non lo controlliamo più»

Repubblica. L’assessore affiancato da una task force. Il via libera di Salvini con l’avallo di Fontana. Si vuole mettere al sicuro la giunta da avvisi di garanzia

Commissariato Gallera. I suoi in Regione Lombardia: «Non lo controlliamo più»

L’ultima gaffe, sull’indice dei contagi, è stata fatale per Gallera. Repubblica scrive che il futuro dell’assessore al Welfare della Regione Lombardia è ormai segnato. Per ora sarà commissariato, poi, prima dell’estate sarà fatto fuori, con un rimpasto di giunta.

Gallera sarà comunque affiancato da una task force anti Covid 19 formata da tecnici che rafforzeranno il suo assessorato. Poi, forse già a luglio, il mini rimpasto. Anche per mettere al sicuro la giunta lombarda nel caso arrivassero degli avvisi di garanzia da una delle diverse inchieste della magistratura, nate dagli esposti che accusano la Regione di non aver gestito bene l’epidemia. Gallera infatti non sarebbe più assessore e a quel punto nessuno potrebbe invocare il voto anticipato“.

Il governatore Fontana non commenta ufficialmente la questione, ma il quotidiano scrive che nei giorni scorsi il presidente della Regione Lombardia avrebbe confidato a chi incontrava:

«Se questa cosa non la facciamo adesso, non la facciamo più». Concetto che sarebbe stato ripreso anche ieri, durante una riunione ristretta con Salvini“.

Il destino di Gallera è segnato. Già adesso, le sue delibere, prima di essere emesse,

“devono prima avere il nulla osta di tutti i capi gruppo della maggioranza di centrodestra che governa la Lombardia. Un altro segnale di come di fatto Gallera sia stato già commissariato dalla sua stessa maggioranza”.

I primi segnali si erano avuti già a marzo, continua Repubblica.

“Non è un mistero che anche ai piani alti di Palazzo Lombardia, sede della Regione, da giorni il ritornello ricorrente su Gallera sia: «Non lo controlliamo più». Un malessere che è aumentato di giorno in giorno tra i leghisti lombardi, ma anche tra i forzisti. Il partito dell’assessore”.

Le gaffe, che si sono susseguite a ritmo serrato, gli sono state fatali. L’ultima, quella di venerdì, è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Si cerca di mettere la giunta al riparo da eventuali avvisi di garanzia.

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