Zeman: «Insigne è l’ultima bandiera. Il più forte calciatore italiano»

Intervista al CorSport: «Uno dei pochi in grado di fare la differenza. Questa stagione? La azzererei. I campionati sono falsati, fermi come sono da due mesi» 

Zeman insigne

Il Corriere dello Sport intervista Zdenek Zeman. Un grande viaggio a ritroso nel tempo, nella sua vita e nei suoi affetti. Parla anche della situazione che stiamo vivendo oggi, e di come vede il futuro. Si dice preoccupato.

«C’è un futuro che non si può immaginare, soprattutto per i ragazzi. Ma ho il sospetto che quando si riaprirà, questa situazione già drammatica, con così tanti morti, possa addirittura peggiorare. Io non so se riusciremo ad essere rigorosi e dunque ad evitare che il contagio riemerga, letalmente. Ed è lecito temere che possa toccare a te, a chi ti sta vicino, a chi vuoi bene».

Sul calcio:

«Azzererei la stagione. Si chiude e si riparte poi quando sarà possibile, magari a settembre. Ma i campionati sono falsati, fermi come sono da due mesi. Poi so bene che esistono interessi economici e che dunque se si riprenderà sarà esclusivamente per ragioni finanziarie e per tentare di frenare quella montagna di debiti che il movimento stesso ha prodotto».

C’è spazio anche per Insigne, nelle sue parole.

«Lorenzo per me è l’ultima bandiera. Il più forte calciatore italiano, uno dei pochi in grado di fare la differenza. Un napoletano che si sente tale e che spero resti nella sua città, come ha fatto Francesco. Solo che Totti, a Roma, non è mai stato contestato».

Sull’idea che si rivoluzionino i calendari:

«Non mi piace l’idea, per me si comincia a settembre e si finisce a giugno. E comunque so bene che c’è chi la vuole cotta e chi cruda ed è difficile mettere assieme tante teste. Sto a guardare, spero che sia possibile tornare alla normalità e dunque al calcio che piace a me. E se ce ne sarà ancora la possibilità, se me la daranno, di fare ciò che mi diverte: allenare, a modo mio».

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