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Stipendi, calciatori contro i club: «Niente congelamento e pagate prima il pregresso»

Il Corriere dello Sport: è andata male la riunione di ieri. I calciatori potrebbero chiedere la messa in mora dei club in caso di mancati pagamenti

Stipendi, calciatori contro i club: «Niente congelamento e pagate prima il pregresso»

Il Corriere dello Sport scrive che è andata male la riunione tra Lega e calciatori. Il nodo è sul congelamento.

Mentre le società aspettano il 2 maggio per capire come si comporteranno i broadcast con il pagamento dell’ultima rata dei diritti tv, il presidente Dal Pino e l’ad De Siervo stanno provando a impedire uno… scontro a fuoco tra i proprietari e i calciatori riguardo agli ultimi 4 stipendi di questo 2019-20.

Scrive il quotidiano che le società aspettano che i calciatori firmino una carta nella quale si impegnano a non avanzare la pretesa di riscuotere quanto dovuto entro i termini fissati dalla Federazione.

Se i calciatori non firmano niente, possono “chiedere la messa in mora della squadra e dunque lo svincolo, ma possono produrre anche penalizzazioni di punti in classifica sia nella stagione in corso sia in quella successiva oltre (in ultima ipotesi) alla mancata iscrizione al campionato o alla non concessione della licenza Uefa”.

I club hanno chiesto una deroga, non tutti hanno i soldi per pagare, e i calciatori hanno risposto che alcun club non hanno pagato ancora febbraio, qualcuno addirittura gennaio: prima di parlare dei mesi da marzo ad giugno, bisogna regolarizzare il pregresso. Fermo restando che un congelamento di tutte e quattro le mensilità è ritenuto eccessivo. Al massimo, viene proposto, si può spostare il termine ultimo del pagamento di una sola (marzo) dal 30 maggio al 30 giugno.

Qual è il rischio? I dirigenti non vogliono sedersi a un tavolo per discutere la decurtazione degli ingaggi sapendo che i loro tesserati, dopo pochi giorni, potrebbero chiedere la messa in mora e ottenere lo svincolo.

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