Il membro del comitato tecnico-scientifico in conferenza ha fugato uno dei dubbi sollevato anche da alcuni calciatori
Alcuni giorni fa i calciatori spagnoli avevano sollevato diversi dubbi sulla ripresa del calcio, uno legato alle conseguenze che il coronavirus potesse avere per chi lo prende anche dopo essere guarito. La preoccupazione da atleti è ovviamente quella di poter riportare danni permanenti a livello polmonare. Ed è proprio questo il quesito sollevato questa sera al professor Luca Richeldi, primario di pneumologia del Policlinico Gemelli di Roma e componente del comitato tecnico-scientifico istituito dal Governo per fronteggiare l’epidemia di COVID-19 che ha accompagnato il Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli nella lettura del consueto bollettino.
Questa la sua risposta:
“Si, ci sono. Ne parlavo stamattina con un mio collega a Lodi, quindi in trincea ormai da mesi, e avremo una corte di pazienti che avrà dei residuati fibrotici a livello polmonare. Quindi, probabilmente, questi guariti potranno diventare una nuova categoria di pazienti con malattie polmonari e insufficienza respiratoria. Ci stiamo lavorando per avere un modello per seguire questi pazienti, sono certamente un nuovo problema sanitario ma ce ne stiamo già facendo carico”.