Pandev: “A gennaio sarei potuto tornare all’Inter. Chiesi io di lasciare il Napoli”
Intervistato da Sky Sport: "Giocavo bene, ma poi nelle successive partite Benitez non mi schierava, anche se a fine stagione ci mostrava i dati e quelli di tutte le punte, a livello di minutaggio, erano simili. Non me lo spiegavo"

Incredibile ma vero: Goran Pandev, ad oltre 36 anni di età, è stato vicino ad un ritorno all’Inter. A rivelarlo è lo stesso calciatore. Intervistato da Sky Sport, ha ammesso che la società nerazzurra voleva tesserarlo questa stagione, durante la sessione di mercato di gennaio, quando gli ha fatto pervenire un’offerta.
“Per me l’Inter è tutto, la squadra che mi ha portato in Italia e mi ha cambiato la vita. Qualcosa c’è stato, ma la mia idea è stata chiara fin dall’inizio. Piero Ausilio mi ha chiamato il penultimo giorno di mercato, mi voleva”.
Pandev ha poi aggiunto:
“Cosa gli ho risposto, a quel punto? Gli ho chiesto se mi stesse prendendo in giro e scherzando gli ho detto di cercarne uno più giovane. Ho parlato qui con Zarbano (ad del Genoa, ndr) e ha detto ‘Goran, non se ne parla’. E infatti andare via non era bello”.
Pandev ha parlato anche di quando, nel 2014, lasciò il Napoli per il Galatasaray.
“Rafa Benitez è un grandissimo allenatore, ho sempre avuto un rapporto sincero ma chiesi io di lasciare il Napoli. Giocavo bene, ma poi nelle successive partite non mi schierava, anche se a fine stagione ci mostrava i dati e quelli di tutte le punte, a livello di minutaggio, erano simili. Non me lo spiegavo”.
“Nell’ultima partita a Milano c’era una situazione molto brutta, perché non si sapeva se avremmo giocato. Il mister ha parlato con i giocatori più esperti e ci siamo concentrati solo sulla partita. Abbiamo sfruttato questo, forse il Milan non era così concentrato. Noi avevamo bisogno di punti, ce l’abbiamo messa tutta e abbiamo vinto meritatamente. Peccato che sia stato sospeso il campionato, stavamo andando davvero forte con Nicola”.
Infine l’attaccante ha parlato del suo futuro.
“Vorrei continuare un altro anno, anche perché il mio sogno era chiudere con l’Europeo ed è stato rinviato. All’inizio di questa stagione avevo pensato al ritiro a fine anno, ma poi è arrivata questa tragedia del coronavirus, che ha cambiato un po’ tutto. Speriamo di tornare il prima possibile alla normalità. Per un certo verso sono anche contento, dato che spesso sono stato fuori e non mi sono riuscito a godere i figli”.
Esclude però di allenare, terminata la carriera da calciatore.
“Non voglio fare l’allenatore. Potrei fare il dirigente, o lavorare con i miei procuratori. Voglio aiutare anche i giovani della Macedonia”.