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Il ministro Boccia: «Brave Campania e Puglia, ma a De Luca dico che non è il momento delle ironie»

Intervista al CorMez: «Arcuri ha messo sul web tutto quello che lo Stato ha fatto, acquistato e distribuito. Mi aspetto che lo facciano anche le regioni» 

Il ministro Boccia: «Brave Campania e Puglia, ma a De Luca dico che non è il momento delle ironie»

Il Corriere del Mezzogiorno intervista Francesco Boccia, ministro degli Affari regionali. Si esprime sulla diatriba delle ultime settimane tra Stato e Regioni. Non è il momento di fare polemiche.

«Tutti devono collaborare. Quando c’è qualcuno che scarica su altri le responsabilità non fa bene il proprio lavoro. Oggi si deve lavorare ad altro, a triplicare i posti di terapia intensiva sul territorio».

E risponde a De Luca e alla sua polemica sulle mascherine “da Bug’s Bunny” inviate alla Regione Campania.

«A De Luca dico che non è il momento delle ironie. Quelle mascherine non sono per i sanitari, sono per chi fa lavori normali, come noi. Quando viceversa vedo su un politico una mascherina di tipo sofisticato, ffp2 o ffp3, mi chiedo chi gliele abbia date: quelle sono per i medici».

E sulle polemiche per i ritardi nella consegna dei dispositivi di protezione:

«Il commissario Arcuri ha messo sul web tutto quello che lo Stato ha fatto, acquistato e distribuito in ogni area del Paese. Spero che presto compaia un’altra colonna, per leggere quello che ciascuna Regione ha realizzato per il proprio territorio».

E continua:

«Da questa situazione si esce lavorando con il massimo di disciplina e assumendosi la responsabilità per quello che si fa. Quando posso accompagno i medici e gli infermieri – li ringrazio tutti – che non ci hanno pensato due volte ad aiutare le Regioni del Nord. Tra domani e sabato ne partono 240».

Boccia parla anche del futuro. Tutti si chiedono quando finiranno le restrizioni.

«Dovremmo chiederci quando raggiungeremo il punto di sicurezza assoluta sulla nostra salute. È una corsa contro il tempo. Dobbiamo triplicare le terapie intensive e le abbiamo per ora solo raddoppiate».

Ed elogia l’operato della Regione Puglia e della Campania.

«Le ringrazio entrambe, sono riuscite a fare un balzo in avanti, nonostante un numero minore di ventilatori, perché come loro sapevano nei primi 20 giorni i ventilatori sono stati concentrati nelle aree critiche di maggior sofferenza sanitaria».

L’Italia non tornerà subito come prima, dice.

«Per diverso tempo avremo un Paese con caratteristiche diverse da quelle che conoscevamo. Gireremo con la mascherina. E avremo comparti che vivranno ancora una fase critica – bar alberghi teatri ristoranti – dovendo evitare per lungo tempo gli assembramenti. Ci sono comparti che sono andati in over production come la filiera agroalimentare (molti segmenti della filiera hanno fatto più 40-50%). Poi c’è il settore industriale. Ebbene, servirà un piano economico rivoluzionario. Ci sta lavorando Conte con i ministri Gualtieri e Patuanelli. Un passaggio che si deve completare con la trattativa in corso con l’Europa».

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