Il Mattino. Il farmacista di Fuorigrotta Paolo Cotroneo: «L’ho rifiutata un mese fa, ha fallito la prova accendino. Alcuni clienti l’hanno restituita”
Si andrà avanti con le consegne fino al 2 maggio: Palazzo Santa Lucia ha garantito mascherine per «2,2 milioni di famiglie partenopee esenti per reddito della Campania – ha spiegato la presidenza della Regione – affidando il lavoro a numerose aziende, delle quali solo una non è campana. Diverse tra queste società sono del campo della sartoria, riconvertite per l’emergenza». Il calendario della distribuzione varia da zona a zona. Già avviata la distribuzione a domicilio nei Comuni capoluogo: oggi si parte a Napoli dai centri di smistamento di Soccavo e corso Meridionale. Dal 27 aprile si procederà in tutti i Comuni con oltre 10mila abitanti. I Comuni sotto i 10mila abitanti, invece, potranno ritirare le mascherine presso il Centro servizi Asl di Caivano, secondo il calendario comunicato dall’Anci. Il tutto senza contatto tra postino e destinatario del pacco.
Ma alcuni dubitano della qualità del prodotto
Gli esperti hanno valutato le mascherine appena distribuite dalle farmacie. «Per me si tratta di una mascherina fatta in maniera artigianale – dice il noto farmacista di Fuorigrotta Paolo Cotroneo – L’ho rifiutata un mese fa quando mi è stata proposta in acquisto. La prova dell’accendino, fatta per verificare il passaggio di sostanze, fallisce con questo prodotto: l’accendino si spegne. L’iniziativa della Regione non è assolutamente da condannare in funzione collettiva, ma c’è chi me l’ha restituita».