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Corsport: il governo per ora dice no alle società di scommesse come sponsor

Il calcio deluso dal decreto calcio. Le richieste della Figc per ora non sono state prese in considerazione. Bisognerà aspettare fine mese

Corsport: il governo per ora dice no alle società di scommesse come sponsor

Le misure economiche del nuovo decreto del Governo hanno deluso il mondo del calcio. Le uniche che potranno usufruire di piccoli vantaggi, come riporta oggi il Corriere dello Sport, per combattere al difficoltà di liquidità saranno le società dilettantistiche al momento.

Le richieste avanzate dalla Figc non sono per adesso state prese in considerazione, bisognerà aspettare dopo Pasqua e più probabilmente fine mese. Il punto più importante, che potrebbe significare molto è la modifica del “decreto dignità” che potrebbe liberalizzare per un anno la sponsorizzazione per le società di scommesse, ma il Governo non sembra al momento convinto

Secondo il “World Football Report” le aziende di betting dal 2008 al 2017 hanno investito 575 milioni in sponsorizzazioni nelle 6 principali Leghe di calcio europee. In quest’ultima stagione invece l’Italia è in controtendenza con il resto dell’Europa dove la Premier la fa da padrona con circa 388 milioni provenienti dal mercato del betting.

Tutto grazie al Decreto nato da un’idea dell’allora Ministro Luigi Di Maio che ha sacrificato circa 250 milioni di investimenti

Il lato oscuro del provvedimento è da cercare nell’approccio ideologico che ha permeato una serie di norme totalmente “illiberali”. Cioè contrarie a ogni logica visto che in Italia, per poter promuovere il gioco, è necessaria un’autorizzazione governativa (pagata tra l’altro a peso d’oro).

 

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