Su Repubblica l’allarme di Concommercio. La filiera alimentare di Pasqua rischia il tracollo: un giro d’affari di 25 milioni. I pasticcieri chiedono di poter lavorare come i fornai
Repubblica riporta oggi l’accorato appello che Confcommercio ha avanzato al Presidente della Regione Campania De Luca
«Ci consenta la consegna a domicilio fatta in sicurezza»
La richiesta nasce dai pasticcieri che vorrebbero poter smaltire colombe e uova già prodotte per Pasqua. C’è in atto un’aperta contrapposizione tra i fornai e i pasticceri. I primi sono liberi di produrre prodotti da forno, tra cui anche il casatiello e forse la pastiera, mentre tutto questo è vietato ai pasticcieri.
Un giro d’affari di 25 milioni per i 440 panifici della Campania sotto la sigla Unipan. Guadagni a cui nessuno ha intenzione di rinunciare: «Nonostante l’apertura di tutti i negozi – spiega Mimmo Filosa presidente UniPan Campania di Confcommercio – perdiamo fino dal 40 al 70 per cento del fatturato. Non intendiamo danneggiare nessuno ma è chiaro che venderemo i prodotti pasquali che sono consentiti: il casatiello è un prodotto da forno, la colomba è confezionata, non ci sono divieti. L’unico dubbio è la pastiera, ci stiamo informando. Dobbiamo capire se è consentita la vendita del prodotto confezionato»
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