Anche in Inghilterra dubbi sul doppio standard dei tamponi. Spunta l’ipotesi stop alla Premier

Un articolo del Guardian ripreso dal Corsport. Il Paese è quasi a 20morti, ma qualcuno parla di 40mila. C'è carenza di materiale sanitario. I club cominciano ad avere dubbi

Un articolo del Guardian ripreso dal Corsport. Il Paese è quasi a 20morti, ma qualcuno parla di 40mila. C'è carenza di materiale sanitario. I club cominciano ad avere dubbi

A parte la Germania che ha fissato al 9 maggio il ritorno della Bundesliga, in tutta Europa si discute del ritorno del calcio. E non c’è affatto concordanza di vedute. Persino in Gran Bretagna adesso si affaccia l’ipotesi che la Premier possa non ripartire. Ne ha scritto il Guardian oggi riportato dal Corriere dello Sport. E le tematiche sono sovrapponibili a quelle italiane. Compreso il problema di sottoporre i calciatori a test e a un’attenzione di cui i normali cittadini non godono.

Scrive il Corsport:

Nel Regno Unito vi è tuttora grande carenza di materiale sanitario negli ospedali e di tamponi (ieri ne sono stati effettuati 22mila, numero record, negli ultimi giorni si è viaggiato a una media di 15mila, meno di un quarto rispetto all’Italia e un ottavo rispetto alla Germania). Dirottare risorse – anche private – alla Premier League a scapito dei servizi sanitari quando continua a preoccupare il numero di morti (più di 18mila a ieri ma secondo alcune stime, includendo i decessi a casa o nelle case per anziani, si arriverebbe oltre i 40mila) sarebbe un clamoroso autogol a livello di Pr.

L’altro tema è quello relativo alla fine del lockdown. Non c’è una data certa. Le restrizioni sono in vigore fino al 3 maggio ma “il governo ha fatto sapere che potrebbe essere ulteriormente allungato”.

 

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