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Ziliani: Agnelli, lascia stare l’Atalanta, pensa a fare della Juve qualcosa di serio in Europa

Sul Fatto. Da che pulpito viene la predica. Nella storia della Champions la Juve non riveste certo un ruolo significativo, come dimostrano i numeri

Sul Fatto Quotidiano Paolo Ziliani commenta le parole rilasciate da Andrea Agnelli in settimana, a proposito dell’Atalanta.

Andrea Agnelli “si straccia le vesti” per la partecipazione dell’Atalanta alla Champions dopo una sola stagione positiva. Ma da che pulpito arriva la predica? Scrive.

“Sta forse parlando il presidente del Real Madrid, che con 13 coppe in bacheca avrebbe, se non altro, i titoli per essere ascoltato? No, parla il boss della Juventus, un club che nella storia della Coppa dei Campioni, oggi Champions League, riveste un ruolo non propriamente significativo, come i numeri (i fatti) dimostrano.

Agnelli parla della necessità di tutelare i club che hanno fatto la storia del torneo. Ma, scrive Ziliani,

“sfugge però ai più l’apporto dato dalla Juventus. Che con 2 trionfi in 34 partecipazioni ha una media-vittoria pari a 0,05, fra le peggiori in assoluto nel lotto dei grandi club”.

Non solo.

“Quel che impressiona della Juventus è la sua totale incapacità di reggere la scena quando si tratta di giocare una finale. Peggio non fa nessuno”.

La Juve, numeri alla mano, ogni 5 finali che gioca, 4 ne perde.

“E quindi sì, Agnelli ha ragione. La Juventus è nella storia della Champions perché almeno in una specialità nessuno riesce a starle dietro, quella delle finali perse. Che sono 7, due più di Benfica e Bayern. Ma soprattutto sono 7 su 9 disputate”.

Ziliani conclude con il suo consiglio ad Agnelli.

“Caro Agnelli, credi a noi, lascia stare l’Atalanta. E pensa piuttosto a fare della Juve qualcosa di serio. Non so se lo sai, ma in Europa ridono. E non è bello. Ci fai fare brutta figura”.

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