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La Red Bull propone l’immunità di team: «Un coronavirus camp per far contagiare i nostri piloti»

La proposta del consigliere Marko: «Tanto è poco più che un’influenza. È assurdo quel che sta accadendo, se ci sono tre persone in piazza arriva la polizia».

La Red Bull propone l’immunità di team: «Un coronavirus camp per far contagiare i nostri piloti»

Come si faceva tanti e tanti anni fa, quando il morbillo – forse per incoscienza, non sappiamo – era considerato una malattia innocua. Le mamme portavano i figli dagli amichetti o dai cuginetti per far loro contrarre la malattie esantematiche.

È l’idea di Helmut Marko “consigliere” della Red Bull. Lui avrebbe voluto applicarla alla Red Bull e ai suoi piloti.

Noi abbiamo 4 piloti in F.1, Verstappen, Albon, Gasly e Kviat, più altri nelle formule junior. In questo periodo morto (termine non felicissimo) potremmo riunirli per farli allenare. E quale momento migliore per farsi contagiare. Sono giovani e forti. Supererebbero questa che è poco più di una influenza, così da essere al top quando comincerà una stagione stressante. Per Max sarebbe un bene, così potrebbe concentrarsi nella lotta al titolo.

Marko – scrive la Gazzetta – ha una sua idea del coronavirus:

Questa situazione è surreale. Io a febbraio ho avuto tosse e raffreddore, sono certo che fosse coronavirus. Ma l’ho superato. Il mondo ha chiuso tutto, assurdo: c’è gente che litiga alla cassa del supermercato, però se tre persone vanno in piazza a parlare arriva la polizia.

 

 

 

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