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Formisano presenta il progetto Charity del Napoli “Oggetti all’asta per aiutare le associazioni no-profit”

“L’obiettivo più significativo è quello che le associazioni a cui noi destineremo le singole aste avranno la possibilità in quell’asta di raccontare la propria attività”

L’Head of Operations, Sales e Marketing del Napoli Alessandro Formisano è intervenuto in conferenza stampa per un progetto di charity della società

“Tengo particolarmente a questo progetto: in questi anni il Napoli ha sempre fatto la sua parte sulla responsabilità sociale e territoriale, ma in una maniera silenziosa. Tante iniziative vengono svolte così, altre per dimensioni e necessità sono state organizzate in altra maniera, ad esempio il progetto Tutor. Il progetto di oggi ce l’ho in mente da tempo, condensa tre idee fondamentali: il progetto prevede che il 100% del ricavato sia devoluto al soggetto beneficiario, il Napoli ed i partner non lasciano attaccati alle proprie mani nemmeno un centesimo e questo è un elemento che ci tengo a sottolineare. Tante associazioni ci hanno avvicinato, ma avevano macchine organizzative con dei costi che andavano sottratti al beneficiario. Noi doniamo l’intero ricavato. Questo progetto si pone un obiettivo fondamentale: dare la possibilità alle persone di aiutarsi a risolvere dei problemi. Il nostro obiettivo non è economico, ma di accendere un faro sulla generosità di tutti e sulle attività. Ci arrivano richieste da ogni parte d’Italia, e ci colpisce la qualità del lavoro che viene svolto in modo praticamente sconosciuto. Noi vogliamo mettere sotto i riflettori, grazie all’immagine del Napoli, e mostrare cosa portano queste attività

Questo progetto è realizzato esclusivamente on-line e ha lo scopo di consolidare le attività che svolgiamo. Ha l’obiettivo di aiutare le associazioni no profit ma ovviamente non abbiamo pregiudizi per quelli che saranno i soggetti che si registreranno a questa iniziativa.

Come funziona?

“Metteremo in piedi delle aste on-line e l’intero ricavato di una o più aste sarà devoluto alle associazioni no-profit e questo ci consentirà di mettere a disposizione di queste organizzazioni delle risorse economiche ma, soprattutto, l’obiettivo più significativo è quello che le associazioni a cui noi destineremo le singole aste avranno la possibilità in quell’asta di raccontare la propria attività”

Finalità del progetto?

“Non abbiamo chiusura di sorta e abbiamo un meccanismo tale per cui tutti possono iscriversi al nostro programma rispettando i criteri base. Nel nostro territorio sappiamo che c’è un tema di charity verso tutti i soggetti che hanno disabilità motorie e non solo. C’è tutto un tema legato anche all’evasione scolastica e di inclusione sociale coi minori a rischio etc. Noi guarderemo a tutte le associazioni che operano in questi settori. 

“La gente vuole avere le memorabilia, da ogni partita che giocheremo – inizialmente in casa – preleveremo un oggetto che in campo ha fatto la differenza: la maglia di un realizzatore, le scarpette, il pallone, i guanti del portiere. Ogni oggetto sarà messo all’asta, e per ogni asta individueremo un’associazione no-profit alla quale andrà il ricavato dell’asta. E l’associazione avrà la possibilità di mostrare il proprio progetto. La quantità di persone impegnata nel sociale è gigantesca, il nostro obiettivo è di aiutarle

In questa asta, che si realizza attraveso e-bay, il più grande player di aste online nel mondo, l’impostazione grafica è questa: diremo cosa stiamo vendendo con una certificazione e con un sistema di anticontraffazione che non è duplicabile, e raccontiamo la finalità di questo progetto. Per ogni partita casalinga avremo oggetti e aste differenti. Mi auguro che questo progetto possa decollare nella prossima stagione magari anche con oggetti di gare in trasferta. I donatori possono anche essere giocatori delle squadre avversarie. La scelta del Napoli è di collaborare con e-bay perché entrambi condividiamo che entrambi debbano garantire il massimo profitto al beneficiario. Il Napoli non ne guadagna nulla, i soldi vanno direttamente dalla piattaforma all’associazione no profit”. 

Un’associazione per partita?

“Per adesso partiamo così, per dare massimo risalto. Vediamo cosa accade, questi progetti per noi hanno un inizio e spesso non hanno una fine, navigheremo a vista. Nessuno di noi si sta mettendo una medaglia in petto, diamo una mano al territorio ed abbiamo milioni di tifosi da coinvolgere”

“Per le associazioni no-profit ci sarà un modulo online a partire da oggi sul sito ufficiale del club. Zero barriere all’ingresso, se non l’iscrizione al registro regionale delle associazioni di promozione sociale. Le organizzazioni che rispetteranno i requisiti necessari saranno contattate dal club2

 

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