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Ferrari “spia” della Fia, ecco cosa c’è nell’accordo segreto che ha fatto infuriare la Formula 1

E’ la teoria di Motorsport.com: in pratica per tenere il riserbo sulla sua Power Unit, la Rossa si sarebbe resa disponibile a svelare la zona grigia tecnologica del regolamento

Ferrari “spia” della Fia, ecco cosa c’è nell’accordo segreto che ha fatto infuriare la Formula 1

Cosa c’è nell’accordo “segreto” tra Fia e Ferrari che ha mandato su tutte le furie i team di Formula 1 a meno di due settimane dall’inizio del Mondiale, e scatenato una faida di comunicati al vetriolo? La Ferrari, in cambio del “riserbo” sull’inchiesta della Federazione Internazionale sulla regolarità della sua Power Unit (gli avversari avevano accusato la Rossa di “barare”) avrebbe accettato di fare la “spia”: di mettere a nudo i suoi segreti tecnologici e di svelare la “zona grigia” del regolamento che le altre squadre usano per garantirsi qualche vantaggio prestazionale.

Lo scrive in un articolo su Motorsport.com Franco Nugnes: “La FIA, dopo aver ammesso di non avere avuto strumenti sufficienti per verifiche tecniche approfondite tali da giudicare la conformità del motore Ferrari, si sarebbe rivolta ai tecnici del Cavallino per entrare nelle zone grigie del regolamento di F1”. Perché “gli uomini diretti da Nikolas Tombazis non hanno le risorse, né gli strumenti per controbattere la potenza di fuoco dei top team che dispongono di mille persone per sviluppare due macchine”.

E così “nel vituperato accordo segreto fra la FIA e la Ferrari”, “ci sarebbe entrato che il Cavallino avrebbe “aperto” le porte del suo Sancta Sanctorum tecnologico”, mettendo a disposizione della FIA “l’opportunità di partecipare a dei… corsi full immersion non solo sulle power unit, ma anche su tutti gli altri aspetti regolamentari di una monoposto di F1 che possono essere interpretabili a cominciare dalle ali flessibili, ma non solo”.

Insomma, la Ferrari si sarebbe assunta il ruolo di “insider”: “informare i tecnici FIA sullo stato dell’arte di un top team negli arzigogoli di un regolamento complesso e interpretabile”. “Strategie molto complesse, che è praticamente impossibile ricostruire dall’esterno. La Ferrari, insomma, si sarebbe messa a… nudo senza andare a Canossa come aveva fatto Enrico IV. La segretezza dell’accordo, rivendicata a piena voce dalla FIA nel comunicato di ieri, evidentemente non riguarda solo il passato discusso e discutibile, ma anche il presente”.

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