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Di Maio: “Abbiamo fatto bene a investire sull’amicizia con Russia e Cina, la diplomazia salva le vite”

Il Fatto intervista il ministro degli Esteri: “Nessun rischio geopolitico. Ho chiamato i ministri degli esteri dei Paesi che bloccavano i dispositivi di protezione. Hanno chiesto di essere aiutati se dovessero trovarsi nelle nostre condizioni”

Il Fatto Quotidiano intervista il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Difende la strategia di aver aperto la via della Seta e instaurato rapporti di amicizia con tanti paesi che adesso stanno aiutando l’Italia nel combattere l’emergenza sanitaria, come Cuba, Cina e Russia.

“Abbiamo degli alleati certi, come gli Stati Uniti. E poi abbiamo investito sull’amicizia con Cina e Russia e abbiamo fatto bene visto l’aiuto che ci stanno dando, la diplomazia salva delle vite”.

Adesso, dice, l’importante è non fare polemiche inutili.

“Nessuno è andato a scuola di lockdown, questa è una crisi senza precedenti. Si può sempre fare meglio, ma se si riguardano le recenti dichiarazioni di molti emerge che giorni fa in tanti si erano schierati contro le chiusure. Eviterei polemiche: pensiamo a fare squadra”.

Sulle mascherine e i ventilatori, di cui l’Italia scarseggia.

“L’Italia ha bisogno di 100 milioni di mascherine al mese e di 10mila ventilatori polmonari, stando alle proiezioni sull’evoluzione del coronavirus. Per sopperire abbiamo chiuso un contratto con la Cina per ottenere 20 milioni di mascherine a settimana, per un primo lotto da 100 milioni. Il contratto è ampliabile, ci stiamo lavorando. Nell’attesa, dalla Cina ci verranno donati 3 milioni di mascherine e 200 ventilatori polmonari. E poi abbiamo sbloccato carichi fermi in vari Paesi, dalla Turchia alla Repubblica Ceca fino a Romania ed Egitto”.

Di Maio dichiara di essere intervenuto personalmente a sbloccare i materiali di protezione.

“Sono intervenute le agenzie delle dogane, perché tanti Paesi stanno bloccando l’esportazione di materiale medico. Lo abbiamo fatto anche noi. Ma per rimediare ho chiamato i ministri degli Esteri: in diversi casi non sapevano neppure del fermo dei materiali”.

In cambio, i ministri hanno chiesto solo reciprocità di trattamento.

“Di essere aiutati se dovessero ritrovarsi nelle nostre condizioni”.

Nessun rischio geopolitico, assicura, nei nuovi rapporti tra stati.

“Non ci sono rischi geopolitici, ci sono solo rapporti di amicizia, come quello con la Russia, che ci ha mandato nove aerei con materiale e medici. Mi fanno sorridere quelli che ci contestavano di aver aperto la via della Seta. Avevamo ragione quando abbiamo inviato 40mila mascherine in Cina appena scoppiata l’epidemia a Wuhan. Ed è stato importante anche il concerto organizzato al Quirinale con il più importante artista cinese”.

Di Maio dice anche di non sentirsi abbandonato dall’Occidente

“Molti Paesi europei ci stanno aiutando. Ricordo anche che ci è arrivato oltre un milione da una fondazione statunitense, ed è giunta una donazione dall’India”.

Sulla conferenza stampa di Conte, sabato sera, e sulle sue dichiarazioni quando il decreto ancora non era stato firmato.

“Se non avesse parlato sarebbero uscite le prime bozze del decreto, e gli avrebbero contestato di essere rimasto zitto. Non esistono tempi contingentati, e preferisco un premier che aggiorna costantemente i cittadini”.

Il governo, dice, non va a tentoni. Si muove con gradualità.

“E’ una crisi senza precedenti. Il governo si sta muovendo con gradualità, in base all’evoluzione dello scenario. Siamo al secondo giorno di calo nei contagi. È un piccolo segnale, ma dobbiamo continuare in questa direzione”.

E sul possibile inasprimento delle sanzioni per chi viola i divieti:

“Sì, se una minoranza di irresponsabili non la smetterà di prendere in giro lo Stato. A queste persone non è bastato neppure vedere le file di bare a Bergamo, evidentemente”.

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