Si rialzano subito quando finiscono a terra, accettano l’aiuto degli avversari. Juve-Inter ai tempi del Covid-19 si trasforma in una partita di Premier League, almeno per il fair play

Sul Corriere dello Sport, Roberto Perrone commenta la partita tra Juventus e Inter a porte chiuse. Un silenzio che ovatta non solo le urla dei presenti,
“ma anche certe piccole miserie che vediamo nelle gare di ogni livello”.
È come tornare ad assistere alle partite di calcio giocate negli oratori, dove non esistevano capricci o sceneggiate. Non c’era tempo per farle, perché poi si doveva cedere il campo ad altri, oppure tornare a casa prima che i genitori si arrabbiassero. Così, ieri,
“mai visti guarire gli infortunati così in fretta, il silenzio trasforma Juventus-Inter ai tempi del Covid-19 in una partita di Premier League, almeno per il fair play. Chi cade si rialza, chi finisce a terra accetta l’aiuto dell’avversario che lo tira su. Quanti momenti di tensione abbiamo visto in questi frangenti, in questi contatti”.
Tanto che il primo ammonito c’è stato al 63’ minuto e l’unico ingresso in campo dello staff sanitario, per Alex Sandro, al 76’.