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Coronavirus, morto un dipendente Asìa. I sindacati: «Il Comune non ci ascolta»

Lavorava al distretto di Scampia. Alla notizia della positività le Rsu scrissero: «I dirigenti di Asia Napoli dovranno renderne conto di fronte a Dio e agli uomini»

Coronavirus, morto un dipendente Asìa. I sindacati: «Il Comune non ci ascolta»

È morto il dipendente dell’Asìa – l’azienda per la raccolta rifiuti nel Comune di Napoli – che era stato trovato positivo al coronavirus. Lavorava al distretto 5 b, quello di Scampia, dove ci sono circa duecento persone.

«Poche ore fa è deceduto Luigi Ferrara, lavoratore di Asia, in servizio all’autoparco di Scampia, colpito da una polmonite e da alcuni giorni in terapia intensiva perché risultato positivo al tampone per il coronavirus – scrivono in una nota il sindaco Luigi de Magistris, il vicesindaco Enrico Panini e l’assessore all’ambiente Raffaele Del Giudice – alla moglie, ai figli e a quanti lo hanno conosciuto va la nostra grande vicinanza in questa tragica situazione, la nostra più piena solidarietà alla sua famiglia, il sostegno ai suoi compagni di lavoro che oggi soffrono e si pongono tanti interrogativi. La scomparsa di Luigi ci coinvolge come Amministrazione ed è per questa ragione che abbiamo immediatamente condiviso con la Presidente di Asia l’impegno della nostra partecipata a farsi carico di tutte le spese per i funerali».

«Sappia la famiglia, sappiano i figli che non li lasceremo soli e che siamo ben consapevoli che al dolore immenso per la scomparsa del loro papà maturerà ben presto la preoccupazione per il loro futuro, in una famiglia monoreddito. Sappiate che l’Amministrazione comunale ed Asia ci sono e non vi lasceranno mai soli.

Duro il comunicato dei giorni scorsi delle rappresentanze sindacali unitarie: «Avevamo già chiesto l’intervento di sanificazione prima che scoppiasse il caso Coronavirus e adesso finalmente è arrivata, ma è importante che ci siano o nuove forniture di guanti e mascherine».

«Ci sarà tempo per accertare le responsabilità di cui i dirigenti di Asia Napoli dovranno rendere conto di fronte a Dio e agli uomini – hanno scritto qualche giorno fa -. Adesso è il tempo di porre fine alla irresponsabilità dell’azienda che ha contribuito a far finire in quarantena decine di colleghi. La Rsu, tutti i sindacati, le segreterie di FpCgil, FitCisl, Uiltrasporti, Fiadel, stanno lanciando un grido di allarme che Asia Napoli si rifiuta di ascoltare fin dal 24 febbraio. Facciamo appello all’unità di tutte le rappresentanze sindacali affinché ogni sforzo vada in un’unica direzione: introdurre finalmente adeguate misure di prevenzione del contagio sui luoghi di lavoro. Distribuzione intensiva di mascherine e gel igienizzante, scaglionamento degli accessi agli spogliatoi ed agli spazi comuni, sanificazione costante di spazi comuni, automezzi ed attrezzature, attivazione dello Smart Working per il personale amministrativo, tutela specifica per i lavoratori affetti da patologie croniche o debilitanti del sistema immunitario. Questo è l’obiettivo di tutti, superiore a qualsiasi orgoglio personale o di organizzazione. L’Unità dei lavoratori è la forza di tutti noi».

Il sindaco e il vicesindaco Panini e l’assessore Del Giudice hanno concluso così la loro lettera:

«Ai lavoratori ed alle lavoratrici di Asia un abbraccio forte. State lavorando con coraggio e tanta dignità per questa città e perché ad una pandemia non si aggiungano altre emergenze. Vi siamo grati e con l’azienda abbiamo cercato, e sempre di più faremo, di mettere a disposizione tutto ciò che siamo riusciti a procurare in un mercato in forte emergenza. Siamo orgogliosi di voi così come orgoglioso si è sempre sentito un lavoratore stimato da tutti come Luigi Ferrara. Luigi non ti potremo accompagnare, assieme ai tuoi cari, nel tuo ultimo viaggio. Lo faremo con il pensiero e con il cuore».

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