Il premier Abe tentenna. Ha chiesto la chiusura delle scuole e alcuni limiti agli eventi sportivi dei prossimi giorni. Forse si accorcerà il tragitto della torcia olimpica.
Su Repubblica l’incertezza sul futuro delle Olimpiadi in tempo di emergenza Coronavirus. Sui social rimbalza la richiesta di cancellarle e il premier giapponese, Shinzo Abe sembra avere idee confuse.
“A lungo immobile, ieri ha addirittura chiesto alle scuole di chiudere, provocando una dura reazione dei cittadini. Una crisi di consenso e strategia”.
Non si parla ancora di spostamento o cancellazione. Sembrano essere parole tabù, scrive il quotidiano.
“Troppo importanti i cinque cerchi per il rilancio del Paese, sull’orlo della recessione. Troppi i soldi già spesi, 12 miliardi di dollari, senza assicurazione. Tokyo ha ribadito che un “piano b” non è contemplato. Il gran capo del Cio Thomas Bach conferma «il totale impegno» sulla data del 24 luglio. Eppure, come ha riconosciuto un consigliere dello stesso comitato, entro due, tre mesi bisognerà fare una valutazione. C’è tempo, ma non tanto: il circo dei Giochi, atleti, media e sponsor, deve partire con anticipo. Già così sarà un problema svolgere i tornei di qualificazione previsti nel mondo”.
In Giappone i casi di contagio sono 226, tutto sommato sotto controllo, ma il focolaio del virus si allarga su Hokkaido e preoccupa la situazione di Corea del Sud e Italia.
Abe è apparso tentennante. A bordo della Diamond Princess ha lasciato i passeggeri in isolamento e ha fatto scendere solo i giapponesi, senza nemmeno controllarli. E alcuni di loro sono risultati positivi. Adesso ha spinto alla chiusura delle scuola, proposta respinta da diverse prefetture.
“Il governo ha anche suggerito agli eventi sportivi previsti per i prossimi, decisivi, giorni di cancellare, o almeno ridurre la partecipazione. Domani la maratona di Tokyo sarà riservata ai professionisti, il torneo di sumo di primavera potrebbe saltare. Si inizia a ipotizzare di accorciare il tragitto della torcia olimpica. Nulla di irreparabile, ma sarebbe la prima conseguenza diretta del virus sul programma ufficiale dei Giochi. Un campanello d’allarme, 5 mesi non sono così tanti”.