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Messi: «La mia idea è restare a Barcellona. Un errore l’esonero di Valverde»

Al Mundo Deportivo: «Molte volte sarei potuto andar via. Al Barça così come in Nazionale dicono che decido tutto io, ma non è vero»

Leo Messi parla per la prima volta dopo il “caos Barcellona” che si è sollevato in questi giorni e lo fa in una lunga intervista al Mundo Deportivo in cui per prima cosa mette in chiaro un concetto

“MI IDEA ES SEGUIR AQUÍ” “La mia idea è continuare qui”

Il campione argentino dunque spegne i rumors che lo vorrebbero pronto a lasciare i blaugrana per accasarsi in qualche altro club. Messi conferma che non ci ha mai pensato neanche in passato

Molte volte avrei potuto lasciare il club, c’erano molti club interessati che erano disposti a pagare la clausola rescissoria, ma in nessun momento mi è venuto in mente di andarmene, neanche ora. Lo ripeto ancora.

Si parla ovviamente del periodo di crisi che attraversa il Barcellona, tutto è partito con l’esonero di Valverde, un esonero di cui Messi non è contento

È stato ovviamente sbagliato, perché è una persona eccezionale, abbiamo lasciato un grande allenatore. Molte volte l’ho detto. Ci hanno segnato in partite in cui eravamo più responsabili di lui. Ma alla fine la cosa più semplice è cacciare l’allenatore che cambiare tutti i giocatori, gli allenatori lo sanno che è così. Poi è arrivata anche la sconfitta contro l’Atlético de Madrid, dove la partita era quasi sotto controllo e in cinque minuti siamo usciti dalla Supercoppa. Tutto ciò ha fatto finire la cosa così come è finita e la verità è che è stato un peccato”

Dall’esonero di Valverde sono scaturite una serie di polemiche che non hanno fatto bene all’ambiente Barca, prima tra tutte quella tra Abidal e lo stesso Leo

Non so cosa sia successo ad Abidal per dire ciò che ha detto, ma penso di aver risposto perché mi sentivo attaccato. Sentivo che stavano attaccando i giocatori. E si dicono troppe cose su di me, che gestisco tutto, che metto e tolgo gli allenatori e attiro i giocatori. Come se avessi molto potere e prendessi decisioni…È il segretario tecnico che prende le decisioni e deve farsene carico. È lui che prende le decisioni. Ecco perché sono andato a chiarirlo, sapevo che non avrei potuto lasciare che il direttore sportivo mi attaccasse in quel modo”

Le parole di Abidal hanno fatto male come persona o come capitano?

“Da entrambi i lati. Innanzitutto perché ha attaccato lo spogliatoio. Ecco perché gli ho detto di fare nomi e dire chi erano quelle persone e non renderlo generale. E poi anche a livello personale, da quello che ho detto prima, perché è già stato detto molto spesso che prendo decisioni e comando, il che non è vero”

Perché pensi che sia detto così tanto che prendi delle decisioni?

“Non lo so, è successo anche nella Nazionale argentina, dove si diceva che giocassero quelli che volevo, che ho scelto gli allenatori, che i miei amici hanno giocato … Non lo so, il fatto di essere così a lungo in un posto e conoscerlo molto, sia qui che nella Selezione, forse è per questo. Ma è stato dimostrato, penso, anche che ho la mia opinione e il club la sua, che molte volte non siamo d’accordo e ciò che dico non è ciò che viene fatto”.

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