La moviola del CorSport: l’arbitraggio disastroso di Giua dimostra che non è pronto per la Serie A
Il VAR, Abisso cerca di far tornare sui suoi passi l’arbitro ma lui, in modo presuntuoso, dice: «Ho deciso io»

Nella rubrica SuperVar, sul Corriere dello Sport, Edmondo Pinna valuta gli arbitraggi del weekend calcistico. Quelli di Piccinini e Giua dimostrano che nell’Aia “gli arbitri vengono fatti crescere a forza”, altrimenti, scrive,
“non si spiegherebbero le opinabili (per non dire sbagliate) scelte di Rizzoli di mandare due giovani arbitri, propriamente non due fenomeni”.
Giua, direttore di gara di Napoli-Lecce, prende 4 in pagella.
“Ci mette tanto, ma poi non è solo colpa sua. Perché trasformare un potenziale rigore in simulazione è il segno tangibile che non si è pronti, maturi non solo per la serie A ma anche per una gara così importante”.
Il fallo di Donati su Milik è chiaro. Milik commette forse il solo errore di rendere il contatto più visibile, scrive.
“Il VAR, Abisso, cerca di far tornare sui suoi passi l’arbitro (d’altronde, è pacifico e indiscutibile che sia un chiaro ed evidente errore la simulazione, prima ancora di stabilire se sia o meno rigore) Giua – la presunzione non gli manca – dice: «Ho deciso io». Patatrac. Fra l’altro, Sanabria su Ronaldo in Juve-Genoa (e l’arbitro era proprio Giua, pensate un po’) e Orsolini su Lautaro in Bologna-Inter erano stati valutati da penalty”.