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La Curva Nord del Brescia chiede scusa per i cori sul Coronavirus e i napoletani, ma c’è recidiva

Il Corriere della Sera Brescia scrive che la sanzione della Procura federale sarà probabilmente pesante in virtù del precedente di Brescia-Juventus di settembre

La Curva Nord del Brescia chiede scusa per i cori sul Coronavirus e i napoletani, ma c’è recidiva

La Curva Nord del Brescia ieri ha chiesto scusa per i cori contro i napoletani che citavano il Coronavirus.

In un comunicato gli ultras scrivono:

«Il nostro voleva solo essere uno sfottò goliardico con cori che ci sono da 50 anni a questa parte e che non hanno mai fatto del male a nessuno (questo per i moralisti attuali e perbenisti fantomatici). Ci rendiamo conto però di avere sbagliato, dato che il nostro Paese sta affrontando il possibile sviluppo di questo male e chiediamo scusa alle famiglie italiane coinvolte».

I cori, scrive il Corriere Brescia ci sono stati, sono inequivocabili. Esistono video che li attestano. Anche Cellino ieri li ha condannati, chiedendo di porre fine alla polemica. Ma non finisce qui, scrive il quotidiano.

“Non finisce qui, tuttavia. La sanzione prevista, martedì, dovrebbe essere pesante. La Procura federale ha annotato tutto e sulla Curva Nord pendeva già una squalifica di un turno, causata dai cori razzisti verso Pjanic in Brescia-Juventus del 24 settembre scorso: la sanzione era stata sospesa, sarebbe stata applicata, secondo quanto comunicato dal giudice sportivo Gerardo Mastrandea, con pena raddoppiata in caso di recidiva entro un anno. Cinque mesi dopo, è arrivato il bis”.

 

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