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Gattuso: «Non è affatto finita, a Barcellona ce la giocheremo»

In conferenza: «la squadra a livello tattico ha sbagliato poco e niente. C’è delusione perché abbiamo commesso un mezzo errore e ci hanno castigati»

Gattuso: «Non è affatto finita, a Barcellona ce la giocheremo»
foto Hermann

La conferenza stampa di Gattuso al termine di Napoli-Barcellona 1-1.

«Penso che il Barcellona ha trovato difficoltà perché abbiamo giocato una partita molto attenta. Siamo stati bravi sia con i centrocampisti che con tutta la squadra. Abbiamo sbagliato in una sola occasione. L’avevamo preparato il lavoro dei terzini. È merito del Napoli se il Barcellona non ha fatto quel che ha fatto quattro giorni fa».

«Non so. come stiano Mertens e Insigne. La caviglia di Dries era gonfia, è una botta, vediamo».

«Sono dispiaciuto perché abbiamo commesso un mezzo errore e ci hanno castigati. Quando Lorenzo ha tirato,  erano liberi Milik e Zielinski, anche Callejon. C’è delusione perché abbiamo fatto una partita di sofferenza, la squadra a livello tattico ha sbagliato poco e niente. Abbiamo provato a palleggiare ma non riuscivamo a uscire, là potevamo fare meglio».

«Mi è piaciuta la pazienza, la voglia di non far passare nulla, di giocare di reparto in tutte le zone del campo, non perdere la testa e letture giuste per 90 minuti, buona qualità. Rammaricato per l’1-1 ma cambiava nulla 1-0 o 1-1. Dobbiamo fare grande partita, adesso abbiamo il Torino e la partita di coppa Italia. Giochiamo da squadra possiamo fare buone partite. Al Camp Nou il sogno è andare a fare le stesse cose però con 20 metri più avanti».

«Facciamolo pensare che è finita. Non è mai finita. Non lasciamo finire una partita tressette a perdere. Sappiamo che ci saranno difficoltà, compreremo elmetto e non è finito nulla, andremo a giocarcela».

«Darei un merito anche ai ragazzi, a livello tattico e di concetti è stata una grandissima partita. Si poteva fare pressione 10-15 metri più in avanti. Se non giochi di reparto, ti fanno venire il mal di testa. Non palleggiano e basta, verticalizzano da quando è arrivato Setién».

«Dobbiamo provare a far pressione 10-15 metri più avanti. Due tre volte che siamo usciti dalla pressione, potevamo fare meglio. Quando hai dietro Messi, Griezmann, hai paura di perdere palla. È ovvio».

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