In Spal-Juve Di Bello comunica a La Penna che c’è penalty. Un’altra conferma che è l’arbitro al Var a decidere gli episodi e non quello di campo
Su Il Giornale, Tony Damascelli scrive degli anticipi di campionato di ieri. E in particolare degli episodi arbitrali.
In Spal-Juve, ad esempio, (con una Juve “noiosa in mezzo al campo e imprevedibile soltanto quando la palla passa tra i piedi di Dybala, di Cuadrado” e di Ronaldo) il Var ha annullato un gol a Ronaldo per fuorigioco.
“Il Var ha funzionato come tante cose del sistema Italia, il monitor di bordo campo è andato in black out e Federico La Penna, arbitro, è dovuto ricorrere al walkie talkie, come un esploratore o boy scout, per dialogare con il collega Di Bello che gli comunicava il fallo di Rugani che avrebbe consegnato il rigore della speranza alla Spal”.
Una circostanza che, scrive Damascelli, conferma che a decidere è l’arbitro al Var.
“Si è avuta, dunque, un’altra conferma: è l’arbitro al Var a decidere gli episodi e non l’arbitro di campo che si deve fidare del proprio assistente davanti al video, quando questo funziona. Prepariamoci ad altri inconvenienti di percorso, le tecnologie possono non essere perfette, in Champions e all’Europeo, occhio al corto circuito”.
Altro episodio a Firenze. E qui Damascelli chiama in causa Commisso e lo sfogo di qualche settimana fa contro l’arbitraggio nelle partite in cui c’era di mezzo la Juventus.
“Visto a Firenze l’arbitraggio di Calvarese assegnare un rigore alla Fiorentina, dopo aver annullato un gol a Ibrahimovic. Presumo che Rocco Commisso non provi più disgusto per le porcherie del nostro calcio. Bye bye”.