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CorSport: c’è l’epoca “Avanti Dries” e quella del “Dopo Mertens”

Mertens è un attaccante ormai unico nel suo genere, un’artista che disegna un capolavoro per arricchire la propria galleria e spaccare il tempo e il calcio di una città che vive con la testa nel pallone

CorSport: c’è l’epoca “Avanti Dries” e quella del “Dopo Mertens”

Il Corriere dello Sport fa l’elogio a Dries Mertens.

“Questa è la storia di un attaccante ormai unico nel suo genere, nel macrocosmo dei 94 anni del Napoli. L’artista disegna un capolavoro per arricchire la propria galleria e fermare il tempo, anzi spaccarlo. Dividendo adesso il calcio d’una città che vive con la testa nel pallone nell’epoca “Avanti Dries” e poi in quella del “Dopo Mertens””.

Con il gol numero 121 segnato ieri al Barcellona il belga entra nella leggenda raggiungendo il record di Marek Hamsik.

“Con quella parabola che lo trascina tra i fenomeni, lasciandogli persino il palcoscenico esclusivamente per sé nella serata più fashion, in un Napoli-Barcellona che varrà per sempre. E che per lui finisce prima per un’entrata folle di Busquets”.

La storia dei suoi 121 gol è iniziata a Firenze, il 10 ottobre 2013, quando iniziò a danzare con Higuain e sistemò il primo pezzetto di una scalata imprevedibile, scrive il quotidiano sportivo.

Una storia inaspettata, a cui il destino ha dato una spinta il 26 ottobre 2016, quando Milik si infortunò e Sarri ebbe un’illuminazione.

“scelse per sé, per il Napoli e per Mertens, trasformato da istintiva ala (come si diceva un tempo) nel più moderno e goliardico e folle dei centravanti, capace di disegnare parabole e pallonetti (come con il Torino, come con la Lazio) da visionario, istanti di Maestria che l’avrebbero avvicinato (esteticamente) al Pibe de Oro”.

Una storia, scrive il quotidiano sportivo, che è racchiusa in due lettere, le iniziali del nome e cognome di Mertens, e che

“lascia scivolare vagamente nella penombra Marek Hamsik, la dimostrazione plastica di come corra il calcio, trascinando con le sue traiettorie ingovernabili per sentieri inesplorabili, qualcosa di umanamente improponibile, certo al di là della scienza e persino della fantascienza. Questa è la storia ed è di Dries Mertens”.

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