Uno striscione dei tifosi ha dato del mafioso a Nicchi. Commisso: «Se si fanno multe per questo vuol dire che non si può parlare più»
Rocco Commisso non le manda a dire. In Italia è trattato con superficialità, evidentemente non sanno che è uno degli uomini più ricchi d’America, non è il folcloristico italo-americano che i media nazionali si ostinano a dipingere. Ieri, sia pure col sorriso sulle labbra, è andato giù duro nei confronti di Sky, come riporta la Gazzetta:
Lui se l’è vista anche con Sky, in tackle pure ai microfoni che lo stavano intervistando: «Io l’italiano non lo parlo bene come voi, ma quando ci si confronta con me si deve parlare in inglese. Io sono aperto al confronto ma ci sono stati molti commenti alle mie esternazioni che non mi sono piaciuti, soprattutto su Sky che è di proprietà americana: quindi lasciate stare gli americani…».
Dallo studio è arrivato un “è una minaccia?” ma poi la frase è rimasta lì. La polemica non è stata lanciata.
Dei tifosi ha detto:
Rocco Commisso ha ringraziato cento volta i suoi tifosi,«i numeri uno al mondo: oggi meritavano di meglio, dobbiamo fare meglio per loro. Lo striscione contro Nicchi (definito su un lenzuolo «mafioso»)? Se si fanno multe per questo vuol dire che non si può parlare più… Ce la vedremo noi con le multe».