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Ancelotti: «Non voglio parlare della mia avventura a Napoli. Il gioco migliore? Il calcio va a mode»

A Radio Anch’io: «Vado meglio io e va meglio il Napoli. Il challenge? Non so se sia la soluzione migliore. È difficile chiedere di più a Sarri»

Ancelotti: «Non voglio parlare della mia avventura a Napoli. Il gioco migliore? Il calcio va a mode»
Il tecnico dell’Everton, ex tecnico del Napoli, passato in Premier a metà stagione dopo l’esonero dalla formazione azzurro  ha parlato ai microfoni di Radio Uno durante la trasmissione Radio Anch’io Sport.
 “Le cose stanno andando bene. Non avevo bisogno di essere rigenerato, stavo bene anche a Napoli. Nel calcio si è giudicati dai risultati e non erano all’altezza della squadra. La decisione è stata quella giusta, vado meglio io e va meglio il Napoli. Non voglio parlare della mia avventura in azzurro”.

Come mai la Serie A è equilibrata e la Premier no?

“Penso che sia merito del Liverpool, sta facendo una stagione straordinaria e ha vinto tutte le partite tranne una. Per quel che riguarda il campionato italiano sono felice che tutto sia in discussione, ci sono tantissime lotte e finalmente anche per il primo posto. Non penso che sia colpa della Juventus: l’Inter ha investito molto e la Lazio sta facendo benissimo”.

Che tipo di giocatore è Eriksen?

“È un ottimo giocatore, non giocava sempre neanche al Tottenham nell’ultimo periodo. Diventerà un titolare dell’Inter anche se nel calcio di oggi parlare di titolarità è difficile, visto che ci sono tante partite. È appena arrivato e ha bisogno di tempo per adattarsi”.

Cosa pensa del gioco dell’Atalanta? Meglio quello di Gasperini rispetto a quello di Guardiola o Sarri?

“Il calcio va a mode. Non so cosa piaccia di più tra quello di Gasperini e Juric, che attrae molto, o quelli di Guardiola e Sarri. Ci sono tante maniere di giocare a calcio e non ce n’è una giusta e una sbagliata”.

Secondo lei a che punto è il percorso di Sarri alla Juventus?

“Sta facendo il suo lavoro, è primo in campionato e ora ricomincerà la Champions League dove è difficile stabilire una favorita. Penso sia difficile chiedere di più a Sarri”.

Cosa pensa della Lazio?

“Quando allenavo la Juve e vinse lo scudetto, era una grande squadra. Quella di oggi penso abbia meno qualità ma è molto solida. Gioca un calcio molto chiaro e sanno quello che fanno. Immobile è in stato di grazia e tutto è possibile in casa biancoceleste”.

La Juve gioca meglio senza Cristiano Ronaldo?

“Parliamo di un fenomeno che fa gol in ogni partita. Per una società e per un allenatore Ronaldo è un giocatore fondamentale. Quando inizi la partita con lui in campo parti da 1-0”.

Cosa pensa di arbitri e VAR?

“Il VAR ha risolto problemi, alcuni invece stanno nascendo adesso. Resta il dubbio su chi decide e chi non decide. In Inghilterra decide il VAR, ma non penso che sia giusto. Il challenge? Non so se sia la strada giusta, si rischia di complicare ancora di più le cose. Non sono convintissimo: potrebbe essere una soluzione ma serve tempo”.

Tornerà in Italia dopo la parentesi a Napoli?

“Napoli è stata una bellissima esperienza, ho conosciuto giocatori e persone che hanno lavorato con me. La città è lì che mi aspetta per le vacanze”.

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