Qualcosa è morto dentro la Juve, un vuoto grande come la vanità della vecchia attrice, convinta che basti la classe per dare carattere alle battute

La Juve perde, ma lo fa nel modo peggiore possibile, sbagliando, scrive Mario Sconcerti sul Corriere della Sera. Sarri sbaglia a mettere insieme le tre punte che non hanno fatto altro che dare maggiori riferimenti al Napoli.
Era una Juve matura per perdere, ma non lo avevamo capito, era anzi sembrata nella classica fase di crescita Sarri. Qualcosa gli è morto dentro, un vuoto grande come la vanità della vecchia attrice, convinta che basti la classe per dare carattere alle battute.
Napoli-Juve è stata la partita degli opposti, per ogni errore di Sarri e dei bianconeri, gli azzurri hanno messo a segno un piccolo capolavoro
Gattuso ha fatto l’opposto, ha dato umiltà al Napoli restituendogli dignità. Ha giocato quasi soltanto sull’avversario, senza inventare niente, ripetendo con cuore una partita duramente studiata.
Un uomo su tutti ha brillato al San Paolo, secondo Sconcerti, un uomo con un nome non banale: Diego Demme
una specie di Gattuso acerbo finito in un ruolo che prima era spazio libero
Ci ha messo del suo anche Dybala che lo ha favorito permettendogli di fare la partita semplicemente andandogli dietro, mentre Paulo continuava a chiedersi “perché dovesse giocare dovunque tranne che nel suo ruolo”