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Sarri: «Il Napoli non è che abbia fatto tanto, ci abbiamo messo tanto di nostro per perdere»

Conferenza stampa: «Siamo stati scarsi a livello di energia mentale. Difficile motivare chi ha vinto tutto in Italia. Mi prendo la mia porzione di responsabilità»

Sarri: «Il Napoli non è che abbia fatto tanto, ci abbiamo messo tanto di nostro per perdere»
during the Italian Serie A football match SSC Napoli vs Fc Juventus. (Hermann)

Conferenza stampa di Sarri dopo Napoli-Juventus 2-0

«Partita blanda dal punto di vista mentale, possesso blando, giocato sotto ritmo, fase difensiva eravamo sempre a metà strada. Anche la partenza della fase difensiva era sempre in ritardo Partita di scarsa energia mentale, sia in fase difensiva sia offensiva, Nessun tiro in porta in una partita che sembrava bloccata sullo 0-0. Ci abbiamo messo tanto di noi, il Napoli non è che abbia fatto tanto per vincere.

«È difficile andare a valutare un reparto o un singolo. La squadra ha dato sensazione di avere mentalmente poche energie. Nel finale sugli esterni non stavamo sfruttando niente e abbiamo provato con Douglas, ma era difficile e cambiare la partita

«Parlare di tendenza è strano , veniamo da 5-6 vittorie consecutive. C’è poco da commentare, chi era in campo si è ampiamente reso conto della situazione. C’è da trovare motivazioni, non è semplice per chi viene da sette otto anni di vittorie, queste partite  ci aiutano a farlo. La difficoltà è mantenere il giusto livello di applicazione per lunghi periodi. Non credo a chi ha detto che siamo entrati blandi perché Inter e Lazio hanno pareggiato. Avevamo un’opportunità e non l’abbiamo sfruttata».

«Non so se sia strutturale, è difficile da dire visto che l’aspetto principale è quello mentale e nervoso. Preoccupante è che avevamo trovato palleggio bello e veloce, e stasera a cinque tocchi e sotto ritmo.

«Sento il giramento di coglioni della sconfitta».

«Quest’anno non ce l’abbiamo più a strisce la maglia, infatti non abbiamo tanti rigori, sei a favori e sei contro, forse dovremo tornare alla vecchia maglia. Non è squadra con giocatori rapidissimi, ha caratteristiche diverse, bisogna migliorare in qualità di palleggio ma bisogna accompagnare loro.

«Qualche responsabilità la devo prendere per forza, sono responsabile di tutti gli aspetti poi ci sono compiti più semplici e più difficili. A livello inconscio possono essersi ammorbiditi visto che vincono in Italia da anni. È un compito complesso entrare nella testa di una persona, con 25 contemporaneamente è ancora più difficile.

«Anche a noi mancavano i giocatori, tre campioni del mondo. A volte le classifiche non dicono tutto, nelle classifiche di rendimento, è primo in molte classifiche. la classifica del Napoli è falsa, e tanti dati lo confermano.

«Li ho schierati insieme perché mi sembrava un periodo in cui potevamo dare molto, sembrava che tutti potessero sostenere il tridente. Ma, ripeto, non si può parlare di singoli reparti e giocatori. Abbiamo sbagliato nell’approccio e nello svolgimento. Messaggio alla squadra era di proporsi, e invece il primo tiro in porta è arrivato al 60esimo».

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