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Repubblica: nasce a Milano l'”Edicola Quisco”, la prima edicola a tre ruote

Il progetto di Andrea Carvini è partito il 18 dicembre, «i lettori non mancano, il problema delle edicole era l’alto costo di gestione»

Repubblica: nasce a Milano l'”Edicola Quisco”, la prima edicola a tre ruote

L’edicola a tre ruote che porta i giornali dove non si trovano più.

La crisi della carta stampata è oramai un dato di fatto e non solo perché l’online ne ha preso il posto, perché è più veloce e dispone delle piattaforme social. C’è chi pensa che uno dei motivi del declino dei giornali cartacei sia l’assenza di edicole. Ed è così che a Milano è nata la prima ape-edicola su tre ruote. Un esperimento che oggi racconta Repubblica. Che è partito il 18 dicembre ad opera di Andrea Carvini, l’imprenditore che progetta di salvare la carta stampata motorizzando i punti vendita.

Si chiama “Edicola Quisco” (dallo spagnolo quiosco, chiosco) il mezzo con cui Carvini circola dal 18 dicembre, meno di un mese, facendo tappa (per ora) in tre piazze rimaste orfane di edicole ortodosse causa cessata attività. Come largo Treves, a due passi da via Palermo, dove sei mesi fa si sono abbassate l’ultima volta le saracinesche del giornalaio che per decenni era stato un riferimento. Oppure a Dergano, periferia nord di Milano, quartiere fu industriale dove gli affitti bassi attraggono giovani e idee ma dove in particolare gli anziani si sono visti abbandonare, sempre sei mesi fa, dallo strillone locale.

I lettori non mancano, anzi Carvini ha una folla di lettori che lo attendono. Allora perché le edicole chiudono?

«Perché le edicole anzitutto hanno costi di gestione alti. Quindi hanno puntato troppo sui servizi e poco sull’identità, ora bisogna evitare che ci si abitui a non comprare più giornali. Perché indietro non torna nessuno» avverte Carvini. Milanese, 52 anni, laureato in filosofia, e a Milano negli anni 90 direttore di due Feltrinelli. Fondatore nel 2003 delle librerie Ubik vendute poi a Messaggerie.

Il progetto ha alle spalle un preciso studio gestionale. I costi vengono spalmati sulla resa di sei Ape affidate in franchising, «con spese per gli ambulanti inferiori del 90% a quelle delle edicole classiche».

 

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