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Ponte Morandi, gli avvocati Autostrade offendono i periti del gip. La Procura apre un’inchiesta 

Durante un’udienza dell’incidente probatorio volano stracci tra i consulenti di Autostrade e i periti del giudice. Il tutto è audio-registrato e finisce sulla scrivania del procuratore Cozzi

Ponte Morandi, gli avvocati Autostrade offendono i periti del gip. La Procura apre un’inchiesta 

La Procura di Genova apre un’altra inchiesta sul Ponte Morandi. Ma stavolta il crollo in sé non c’entra nulla. L’inchiesta (per oltraggio) è stata aperta per una lite, in particolare per le offese rivolte dai legali di Autostrade ai periti nominati dal giudice. La questione è oggi sui principali quotidiani.

Tutto è accaduto lo scorso 19 dicembre. Durante l’udienza per l’incidente probatorio sulle cause del crollo del viadotto, i consulenti di Autostrade chiedono che venga ammesso come prova l’esame su una trave tampone. I periti del giudice respingono l’istanza ritenendola costosa e inutile.

Iniziano a volare parole grosse. Nello specifico sono i legali di Aspi ad offendere i periti del gip, Giampaolo Rosati, Massimo Losa e Renzo Valentini. Che non ci stanno. E informano il giudice Angela Nutini.

Nel farlo, evidenziano le «pressioni costanti» alle quali sono sottoposti da parte dei loro colleghi della controparte. Dicono che rendono il loro lavoro poco sereno. Il giudice, così, invia gli atti della riunione, compreso il verbale e un’adioregistrazione, direttamente alla Procura.

I quotidiani riportano il commento del procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi:

«La segnalazione configura un’ipotesi di offesa alla reputazione professionale dei periti. Sarà presa in carico dal pubblico ministero di turno».

 

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