La disponibilità con cui Insigne ha giocato e cercato una relazione con il pubblico è un segnale importante, figlio del lavoro dell’allenatore, che non è solo tattico
Una partita più che intensa quella tra Napoli e Lazio per il passaggio del turno in Coppa Italia, scrive Claudio Savelli su Libero.
Complici anche gli episodi che si sono susseguiti in campo in pochi minuti,
“finalmente si gioca e non ci si addormenta”.
Al San Paolo si affrontavano
“una squadra all’ultima spiaggia e una al massimo della fiducia”.
Il Napoli di Gattuso aveva necessità di redimersi, altrimenti sarebbe stata la fine definitiva della stagione. Scrive Savelli:
“C’è stata nei ragazzi di Gattuso un’intensità mai vista che ha spinto in secondo piani i molti errori tecnici e di posizione. La disponibilità con cui Insigne ha giocato e cercato una relazione con il pubblico è un segnale importante, figlio del lavoro di Gattuso, che non è solo tattico”.
La Lazio non ha giocato male ma deve fare i conti con un panchina corta, che le permette di mantenere una sola competizione. Gattuso ha tutti i motivi per essere felice:
“questo non è il miglior Napoli possibile, ma inizia a essere suo”