ilNapolista

I mille passaggi del Barcellona di Setién: noiosi e inutili o finalmente identitari?

Dibattito in Spagna sui dati di Barça-Granada: 82,6% possesso palla, terzo dato di sempre di passaggi, 6 tiri in porta. E se non era per Messi…

I mille passaggi del Barcellona di Setién: noiosi e inutili o finalmente identitari?

“Il Barcellona dei mille passaggi inutili (vuoti)”. Titola così l’apertura sportiva del quotidiano ABC. La prima partita del Barcellona di Setién – che è subentrato all’eretico Valverde – ha generato qualche dubbio. Il gioco basato sul possesso palla non è garanzia di gol, scrive ABC, e potrebbe finire con l’annoiare. Insomma l’eresia non è solo quella di Valverde.

Cominciamo col dire che il Barcellona ha vinto, ha battuto 1-0 il Granada in una partita in cui i catalani hanno esibito un esasperante possesso palla (82,6%) ma si sono resi poche volte pericolosi. Il gol di Messi viene considerato un episodio isolato nella sceneggiatura del match. Il Granada ha subito appena sei tiri in porta.

Domenica sera, il Barcellona ha totalizzato 1.005 passaggi, il terzo dato più alto della storia dopo Guardiola (1.046 nel 2011 Levante-Barcellona) e Tito Vilanova nel 2012 (1.035) .

Anche il quotidiano catalano La Vanguardia, ovviamente con accenti meno critici, fa qualche riflessione:

Luis Enrique si pose l’obiettivo di trasformare il Barcellona in una squadra imprevedibile, Valverde ha approfondito questa idea. Quique Setién propone un ritorno alla formula originaria per costruire una squadra riconoscibile. Effettivamente le statistiche della prima gara rimanda a un’altra epoca, sia nel bene che nel male. Il monopolio del pallone, con tutta la squadra strutturata attorno al possesso, è un segno di identità che affascina il barcellonismo ma allo stesso tempo il gioco molto elaborato diminuisce la capacità di sorprendere gli avversari in zona gol.

Al termine del match il nuovo allenatore Setién ha detto che gli piacerebbe una più veloce circolazione della palla da parte della sua squadra. A volte, però, anche a causa dei falli del Granada e del loro giocare bassi, non era semplice alzare il ritmo. Inoltre abbiamo concesso appena due tiri ai nostri avversari.

Ma – scrive ABC – i numeri delle squadre di Setién confermano che le sue squadre non esibiscono un gioco spettacolare come dimostra la media di un gol e mezzo a partita segnato dalle squadre da lui allenate. Jofre Mateu, portiere di riserva del Barça ai tempi di Van Gaal e oggi opinionista per Barça Tv, commenta così: «Ci sono stati momenti di possesso sterile e momenti in cui ci siamo annoiati perché questo possesso non serviva per creare pericoli al Granada». Allo stesso tempo, Mateu giustifica quest’atteggiamento tattico: «A questo Barcellona conviene che le partite non siano aperte, tenendo il controllo del pallone non soffrirà in difesa».

Garcia Puig, che giocò con Cruyff e disputò la finale dell’Europe del 1984 – persa contro la Francia di Platini – dice che «questo modo di giocare non lo annoia. Dobbiamo anche ricordare che non c’era De Jong, che Suarez è infortunato Mi è bastata una partita per notare molte similitudini con il Barça di Cruyff o di Guardiola: il possesso palla, l’interscambio costante tra giocatori. Quando la squadra sarà rodata, creerà molte occasioni da gol».

I guardiolisti hanno però salutato con commozione il ritorno di Busquets al centro della manovra, con 179 palloni toccati. Restano i dubbi – lo scrive anche La Vanguardia – sulla capacità di trasformare tutto questo possesso palla in occasioni pericolose, soprattutto adesso che è infortunato Suarez.

ilnapolista © riproduzione riservata