Gravina: “I razzisti? Sono perdenti nati. Dobbiamo identificarli e isolarli”
Il presidente della Figc: "Il calcio è uno. Non dobbiamo cadere nelle provocazioni di chi tende a creare spaccature al nostro interno cercando di contaminarlo con affermazioni legate ad una grande ignoranza"

Il presidente della Figc Gabriele Gravina ha parlato di razzismo a margine di una cerimonia svoltasi a Milano per il premio “Domenico Chiesa”.
“Dobbiamo lavorare su un livello di processo educativo, la parte migliore del calcio vincerà sempre. Loro sono perdenti nati. Noi dobbiamo attivare meccanismi di identificazione e isolamento con norme sempre più severe. Dobbiamo comunque far sì che la responsabilità sia dei singoli, anche con il ricorso alla tecnologia”.
Gravina ha continuato:
“Dobbiamo continuare a valorizzare la reale dimensione del nostro sport, del calcio. La capacità di unire popoli e razze. Il calcio è uno. Non dobbiamo assolutamente cadere nelle provocazioni di chi invece tende sempre più a creare spaccature al nostro interno cercando di contaminarlo soprattutto con queste affermazioni legate ad un atteggiamento disfemico, legate ad una grande ignoranza”.
Sui toni alti tra le tifoserie:
“Lo diciamo da tanto tempo, purtroppo è un virus che riesce a ripresentarsi. Lo dobbiamo combattere cambiando la cultura e le forme dell’informazione”.