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Sconcerti: nell’anno della presunzione, la Juve ha avuto la sfortuna di trovare Conte

La Juve ha un calcio imperiale ma bizantino. L’Inter è monacale. Conte è il gesuita dell’eresia sufficiente, vive per punire chi si ferma, chi si accontenta

Sconcerti: nell’anno della presunzione, la Juve ha avuto la sfortuna di trovare Conte

Un sorpasso che ha dell’epocale, quello dell’Inter sulla Juve, scrive Mario Sconcerti sul Corriere della Sera. Sono otto anni e mezzo che i bianconeri dominano, ora sono stati ripresi e superati.

La Juve si è permessa errori che non ha mai commesso nessuno, a questi livelli, a partire dalla scelta del portiere.

“Il portiere è unico, si cambia quando sta male o commette troppi errori. Permettersi anche solo il lusso di far giocare Buffon per farlo entrare in un record è qualcosa di velleitario che non rispetta nemmeno Buffon e di certo non rispetta il calcio”.

Scrive Sconcerti:

“Nell’anno della presunzione la Juve ha avuto la sfortuna di trovare un ottimo avversario allenato da Conte. Era la peggior cosa capitabile perché Conte è il gesuita dell’eresia sufficiente, vive per punire chi si ferma, chi si accontenta. Il premio è sempre in fondo a un sacrificio costante”.

Il calcio dell’Inter è diverso. Non è fatto di schemi “ma di insistenza, di oscurità, di espiazione”.

“Baratta il senso di colpa col piacere, sono la stessa cosa, si liberano l’uno con l’altro. Conte è un sofista demoniaco che trasforma tutto in energia e solerzia, a mani giunte. Contro questo avversario che quasi prescinde dagli uomini che ha, la Juve non era che destinata a subire. La Juve ha un calcio imperiale ma bizantino. L’Inter è monacale, di quelle fedi sottili dove il peccato è sempre presente ma è come un equivoco, bastano tre preghiere per redimersi e nel frattempo esisti, resisti”.

Al di là di come andrà a finire, finalmente il campionato è equilibrato. La prima differenza è tecnica, continua Sconcerti.

“La coppia di attaccanti della Juve ha segnato 10 gol (più Higuain o Dybala, dipende chi si esclude). Quella dell’Inter 18. Una fa molto meno di un gol a partita, l’altra molto di più”.

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