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È un’annata storta del Napoli o c’è un comportamento doloso?

Successe anche alla Lazio nel 71 con Chinaglia. A meno che non ci sia un accordo tra i calciatori ma io mi rifiuto di crederci. Credo a un blocco psicologico

È un’annata storta del Napoli o c’è un comportamento doloso?

So di andare controcorrente: secondo me, il Napoli è vittima di un blocco psicologico dei calciatori. Non è un alibi per le brutte anzi orribili prestazioni degli azzurri, ma il calcio non è una scienza esatta, a differenza di quello che pensano in molti. L’esempio più clamoroso è quello della Lazio che, nel campionato 1970/71, se non vado errato, retrocesse in serie B pur disponendo di uno squadrone, capitanato da Giorgio Chinaglia. Io mi rifiuto di credere che Lorenzo Insigne non si impegni. Impossibile. Non gli converrebbe. Si svaluterebbe anche la sua personale reputazione e, quindi, il suo ingaggio. Lo stesso dicasi per i big, senza far nomi.

Non sono uno psicologo e mi limito a dire che siamo assistendo ad una di quelle cosiddette “annate storte”. Qualche punto lo abbiamo perso per errori arbitrali e poi, dopo la partita con l’Atalanta, con quel famoso errore di non “chiamare” il Var, è precipitato tutto. Errore, lo ricordo, ammesso anche da Nicola Rizzoli, designatore nazionale dei direttori di gara. “Chiamando il Var”, il gioco si sarebbe interrotto e la partita si sarebbe conclusa con i tre punti per il Napoli.

Esonerare Ancelotti per chiamare chi? Questo chiedo. C’è un’unica possibilità che io mi sbagli: che i calciatori abbiano concordato di mandar via l’allenatore. Non possono chiederlo ufficialmente perché, rebus sic stantibus, rischierebbero il linciaggio. Se affidassero alle prestazioni negative la decisione dell’esonero, sarebbero dei professionisti da quattro soldi. Dando per scontato che il turno di Champions sarà superato, brillantemente o meno, col Genk, dobbiamo aspettare che scocchi la scintilla di cui parla Re Carlo per un campionato decente.

Personalmente confermerei Ancelotti e, a gennaio, manderei via almeno tre calciatori che sembrano ormai giù emigrati in altro Paese o continente: Callejon, Allan e Mertens. Darei via a suon di bigliettoni Koulibaly e Fabian Ruiz e darei luogo a una campagna acquisti invernale a cui Aurelio De Laurentiis non è abituato. Magari con la ciliegina Ibrahimovic. Unico dubbio: lasciare in squadra Insigne e tenersi Mertens o mandar via entrambi. L’allenatore? Da quello che si è capito, Carlo Ancelotti andrà comunque via a fine campionato. Quindi, dall’anno prossimo (voglio dire da gennaio), nuovo ciclo con monito nuovo nel mondo del calcio: chi sbaglia paga. L’allenatore, certo, ma anche i calciatori. Forza Napoli, sempre.

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