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Ancelotti: Mai pensato di lasciare. Mi fido delle parole del presidente

L’allenatore del Napoli nonostante il pareggio e una squadra apatica continua a credere nel progetto «Sono più coinvolto ora che quando si vince»

Ancelotti: Mai pensato di lasciare. Mi fido delle parole del presidente

L’allenatore del Napoli Carlo Ancelotti ai microfoni di Sky dopo il pareggio di Udine

Soddisfatto del secondo tempo?

«Nel secondo tempo c’è stata una reazione soprattuto di atteggiamento. è un segnale sicuramente positivo. Ma è un segnale molto negativo il primo tempo. Cerco di essere ottimista e pensare che la squadra ha la voglia e il carattere di uscire fa questo momento difficile, ma il momento resta difficile. La squadra nel primo tempo è stata lenta, involuta e preoccupata. Deve scoccare una scintilla per svoltare da questo momento che è complicato, mi piacerebbe dire era complicato. Ora abbiamo una possibilità martedì perché quella può essere una scintilla»

Cosa ha pensato nel primo tempo con lo svantaggio del Napoli?

«Trovare la maniera di togliere quell’apatia e lentezze e mancanza di idee che c’era nel primo tempo. Nel secondo tempo abbiamo spinto di più con i terzini e messo Llorente e abbiamo fatto bene»

Si sente ancora coinvolto?

«Coinvolto sì perché nel calcio quando si fa bene è merito dei giocatori e quando si fa male è colpa dell’allenatore. Questa squadra deve riuscire a tirare fuori il meglio di sè»

Il mercato di gennaio?

«È molto in là, abbiamo ancora partite importanti e martedì non dobbiamo fare scherzi e utilizzare la faccia che abbiamo usato in Champions che non è quella del campionato»

Dove devono mettere la reazione i tuoi ragazzi?

«Perché la preoccupazione prevale sulla lucidità, sulla chiarezza, sul coraggio. Nel secondo tempo ho visto una squadra molto più sciolta che ha palleggiato e vinto i contrasti. Abbiamo preso un gol ridicolo, si sapeva benissimo che quelle situazioni sono ideali per Lasagna. E la partita era stata preparata soprattuto dal punto di vista difensivo»

Il Napoli è una polveriera?

«No, Della polveriera non c ‘è nulla, sento parlare di squadra spaccata, é tutto falso, non c’è stata in tutti questi confronti che abbiamo avuto legati alla preparazione tant’è che la squadra sta molto bene fisicamente. Abbiamo cercato di focalizzarci sulla difesa perché le partite migliori le abbiamo fatte quando siamo stati attenti in difesa»

Su Insigne?

«L’ho sostituito perché non aveva fatto bene, come non avevano fatto bene altri. Non è che Insigne è responsabile della prestazione del primo tempo. Abbiamo cercato di cambiare. Insigne si sente molto responsabile perché è il capitano ma ha gli stessi problemi che hanno gli altri»

Sarebbe normale se Gattuso avesse sentito De Laurentiis?

«Fa parte del gioco, è assolutamente normale tra l’altro Rino è un fratello. Non ci sentiamo in questo periodo. Non glie ha chiesto se è vero. Non gliel’ho chiesto perché io credo ciecamente in quello che dice il presidente che ha fiducia in me perché è  fondamentale che ci sia fiducia»

Mai pensato di lasciare?

«Mai pensato di lasciare perché mi sento più coinvolto adesso che quando andavano bene. Poi quando andranno bene, più sono  andate male e più bene andranno»

 

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