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Ancelotti: «Domani se si verificano determinate condizioni, si deve andare avanti. Altrimenti, è giusto chiudere»

In conferenza stampa: «Non mi piace essere valutato per quello che ho fatto. Ora non sto facendo bene. Ibra l’ho sentito ieri. Non rifarei una cosa ma non vi dico cosa. L’eventuale qualificazione non cancellerebbe tutto. Non vorrei mai che i calciatori giocassero per me»

Ancelotti: «Domani se si verificano determinate condizioni, si deve andare avanti. Altrimenti, è giusto chiudere»

Conferenza stampa di Carlo Ancelotti alla vigilia di Napoli-Genk ultima partita del girone di Champions League.

Il futuro

«Parlo quotidianamente col presidente, siamo tutti concentrati sulla partita di domani. La vigilia la vivo come una grande opportunità, come sempre, di riuscire a ottenere un obiettivo importante che è la qualificazione. Valutazioni legate alla partita».

«Mi compete di scegliere la formazione giusta, la strategia migliore, di tornare a fare una partita convincente come ha fatto tante altre volte, soprattutto in Champions. Dopo la partita, farò riflessioni legate alla partita. Spero di fare riflessioni positive, nell’ultimo periodo le riflessioni positive sono state veramente poche».

«Non basta la qualificazione in Champions per fare il punto in questo periodo. La qualificazione in Champions non può cancellare quello che non è stato fatto bene, soprattutto in campionato, lo so io per primo. Però può essere da stimolo».

Psicologo. 

«Ho lavorato al Milan tantissimi anni con uno psicologo. È una figura che può essere di aiuto, dipende dalla valutazione che ne fanno i giocatori. Se viene inteso come psichiatra, è negativo. Se viene inteso come valorizzatore di risorse, è positivo».

«La valigia per un allenatore è sempre pronta. Essere messo in discussione per un allenatore per una situazione del genere, è assolutamente normale. Non mi spaventa l’eventuale esonero del Napoli, oppure le mie dimissioni. Se si verificano determinate condizioni, si deve andare avanti. Altrimenti, è giusto chiudere. Ora non penso a questo, sono preoccupato per la squadra. Mi sento molto coinvolto in questo periodo che è negativo. Io sono responsabile. Proprio per le partite giocate in Champions dove abbiamo fatto cose di grandissimo livello. Sono focalizzato a trovare la soluzione migliore per questo periodo che è già durato troppo».

«Io devo continuare a fare il mio, non mi piace essere valutato per quello che ho fatto e adesso probabilmente non sto facendo il meglio e devo lavorare sui calciatori perché sono loro che vanno in campo. Non vorrei mai che i giocatori giocassero per me, può essere uno dei motivi per cui mi vengono molti dubbi».

«È difficile dire quando è arrivato il momento negativo».

«Milik sta bene, ha recuperato, si è allenato, ha fatto tutto il lavoro con la squadra. Credo che Milik possa essere disponibile e speriamo che possa esserci anche Allan».

«Io posso controllare il campo, la valutazione delle condizioni dei giocatori, mettere in campo formazione e strategia migliore. Questo non cancella tutto quello è stato.  Poi ci saranno altre partite, non basta il test di domani».

«Una cosa non rifarei in questo periodo napoletano, ma non la dico».

«Mi aspetto una prestazione convincente, come lo sono state altre. Non è un girone facile. Siamo a un passo dalla qualificazione. Quando questa squadra dà il massimo, può competere con tutte».

«La squadra è preoccupata per quello che non riesce a afre. A Liverpool la squadra aveva meno responsabilità e ha dato il meglio. Questo peso mentale ha condizionato molto. Aver preso tanti legni non è una buona giustificazione. Non abbiamo reso in campionato come abbiamo fatto in Champions».

«Allan ha determinato una miglior qualità, quando c’è lui la squadra gioca meglio, senza di lui la squadra trova più difficoltà. Lui riesce a dare equilibrio fondamentale».

«Devo pensare alla formazione migliore, abbiamo due dubbi legati alla presenza di Allan e Milik. Ibrahimovic l’ho sentito ieri».

«Non vivo con i se».

«Stia sereno, non penso che domani sera lascerò il Napoli. Sono messo in discussione perché fino a questo punto non ha reso all’altezza delle aspettative. È normale. Da qui a dire altro, ce ne vuole. Dobbiamo dare un forte colpo di spugna a tutto questo. Se non pensassi di essere in grado di risolvere i problemi, non sarei qua».

«Ho la sensazione che faremo una grande partita, che passeremo il turno e spero che lo passeremo da primi. Sono ottimista. Dipende solo dall’allenatore che non deve sbagliare la formazione».

«Ho visto quel frame e mi sono arrabbiato pure io. Quella è cattiva informazione, l’azione parte da un’azione offensiva. Avevamo sei giocatori nell’area avversaria, c’è stato un rientro di ottanta metri. È normale rifiatare, non c’era la possibilità di fare contropiede. Aver camminato dieci secondo non vuol dire aver camminato novanta minuti».

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