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Il Giornale: l’Italia Under 17 è multietnica, ma non siamo come la Francia

Gnonto, Tongya e Udogie trascinano la Nazionale del ct Nunziata, ma il nostro Paese non è multietnico e da noi manca programmazione

Il Giornale: l’Italia Under 17 è multietnica, ma non siamo come la Francia

L’Italia Under 17 è agli ottavi di finale del Mondiale brasiliano con un turno di anticipo. In due partite sono arrivate due vittorie. Un risultato che porta la firma di tre ragazzi di colore, scrive Il Giornale, Willy Gnonto, Franco Tongya e Iyenoma Udogie. Sono loro gli autori di cinque delle sette reti che hanno permesso alla squadra del ct Carmine Nunziata di superare rispettivamente le Isole Salomone e il Messico.

L’ultima vittoria contro i messicani è arrivata nel recupero grazie a Udogie, veronese di origini nigeriane. Non avrebbe neppure dovuto essere al Mondiale, poi, dopo che Conte ha bloccato la partenza di Esposito (per l’infortunio di Sanchez), è entrato in squadra. Ed ha segnato 3 reti.

La presenza dei tre ragazzi, scrive Il Giornale, tocca il nervo scoperto del calcio e della società italiana relativo al razzismo ma apre anche uno spunto di discussione:

“il movimento calcistico italiano si sta avviando sulla strada di quelli francesi e olandesi, caratterizzati da una spiccata trazione multietnica?”

La risposta che dà il quotidiano è negativa. Per una questione molto semplice.

“La Francia è una società multietnica, l’Italia no”.

Parigi, Lione e Marsiglia sono pieni di ragazzi con origini africane che hanno però formazione e cultura francese. E’ un bacino sterminato a cui attingono piccole società per pescare i giovani talenti.

L’Italia, invece, vive una realtà, numerica e sociale, molto diversa.

“la strada che portò la Francia a disputare una finale mondiale con sei giocatori di colore nell’undici titolare (Varane, Umtiti, Pogba, Kantè Matuidi e Mbappè erano in campo il 15 luglio 2018 al Luzhniki di Mosca per Francia-Croazia) appare per noi molto lunga, forse irraggiungibile”.

Tuttavia, conclude Il Giornale,

“lo stato di salute del movimento giovanile Azzurro è in ripresa”.

Lo dimostrano le due finali consecutive (2018-2019) raggiunte all’Europeo Under 17.

“E se un domani Willy Gnonto, che oltre al talento vanta anche un rendimento scolastico impeccabile (con una media-voto in italiano da far invidia a tanti suoi compagni indigeni), diventerà la stella che promette di essere, ci avremo guadagnato tutti”.

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