Gazzetta: Mertens e il Napoli hanno ritrovato il gol, adesso devono ritrovare il sorriso
In altri momenti Mertens avrebbe tirato fuori qualcuna delle sue esuberanti esultanze, ma l'amarezza è tanta, è stato messo in dubbio il suo impegno, il suo attaccamento alla squadra

È una notte particolare quella di Anfield per Dries Mertens che si è visto togliere anche l’orgoglio di poter scendere in campo con la fascia di capitano che gli sarebbe spettata per anzianità. Ed è anche per questo, scrive Maurizio Nicita sulla Gazzetta dello Sport, che lo abbiamo visto al 21′
Zittire Anfield e incedere a petto in fuori, senza esultare, con tanta rabbia dentro.
È un gol che, oltre di essere tecnicamente perfetto, potrebbe significare il passaggio del turno, che potrebbe significare la vittoria in casa del Liverpool, eppure sembra non regalare in campo quell’adrenalina e quell’entusiasmo che ha regalato ai tifosi
Conoscendo “Ciro” in altri momenti avrebbe tirato fuori qualcuna delle sue esuberanti esultanze, stavolta no. L’amarezza è tanta, è stato messo in dubbio il suo impegno, il suo attaccamento alla squadra. Ma lui è un leader e lo si capisce nel modo in cui tutta la squadra, compreso i panchinari, lo abbraccia al gol, teste e braccia basse, un rito di gruppo più che una esultanza. Del resto le tre settimane che hanno sconvolto il Napoli sono ancora lì. Lasciano ferite difficili da rimarginare
La squadra ha ritrovato il suo gioco ad Anfield, ma non la voglia di divertirsi in campo e adesso deve trovare anche quella
Mertens sorridente è un manifesto partenopeo che non può essere smarrito