CorSport: se non si incolleranno i cocci con De Laurentiis, del Napoli non resterà niente
La prestazione della squadra contro il Milan è stata soffocata dal terrore. Bisogna ripulire rapidamente l'atmosfera

Milan-Napoli è stata una partita tra uomini in crisi di nervi, scrive Antonio Giordano sul Corriere dello Sport. Calciatori che
“deambulano alla ricerca di se stessi, di una autorevolezza smarrita, di un’idea – almeno una – che invece soffoca tra paure che si colgono ovunque, in chiunque”.
Lo scrive Antonio Giordano sul Corriere Le occasioni nascono da iniziative personali,
“tra le espressioni ingiallite di squadre svuotate, sembrerebbero senz’anima e forse invece semplicemente aggrappate a quella”.
Si percepisce il terrore ovunque
“e il Napoli, attorcigliato nel proprio caos mentale, non dà respiro alla sua serata, la tiene avvolta nelle proprie, incertezze, ondeggia aspettando che Insigne o Callejon o (pure) Lozano o qualcuno offra un cenno del proprio talento”.
Una volta Milan-Napoli era la storia, adesso è “periferia del football”. Restano soltanto gli spunti personali.
Per una mezzora il Napoli sembra liberarsi dalle proprie inquietudini ma entrambe le squadre si limitano a galleggiare
“al di sotto di un minimo sindacale che il prestigio dell’una e dell’altra dovrebbero assicurare”.
Il Napoli ci prova,
“poi diviene cupo e disorientato, consapevole che sia tutto in quella «divisione» con De Laurentiis che da Los Angeles osserva: e se non s’incolleranno i cocci, ma rapidamente, e non si ripulirà l’atmosfera, non resteranno che i ricordi di trent’anni fa, non resterà nient’altro”.