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Ancelotti: “La squadra sa che deve fare meglio, la società sa che deve fare meglio”

«Siamo tutti coinvolti a trovare una soluzione ai problemi che abbiamo avuto e che speriamo di risolvere domani o nelle prossime partite»

Ancelotti: “La squadra sa che deve fare meglio, la società sa che deve fare meglio”

L’allenatore del Napoli, Carlo Ancelotti, ha parlato durante la conferenza stampa di presentazione della partita di Champions contro il Liverpool.

Il capo della comunicazione Nicola Lombardo fa una premessa prima dell’inizio.

«Il silenzio stampa continua. E’ stato interrotto solo perché la Uefa non contempla la condizione di silenzio stampa. Quindi abbiamo preso un impegno per il pre e post partita del Liverpool. L’impegno è che i nostri tesserati non parleranno di questioni diverse dalla partita. Quindi nessuna domanda sulla Brexit o su altri problemi di crisi mondiali o locali, voi potrete farle, ma a queste domande non ci saranno risposte».

Sono 20 giorni che non ci sono dichiarazioni e sono 20 giorni in cui sono accadute cose. Qual è lo stato d’amino?

«Lo stato d’animo è legato alla consapevolezza che non stiamo facendo bene e che dobbiamo fare molto di più. Siamo qui per preparare una partita molto importante che richiede la massima concentrazione per ottenere il primo obiettivo stagionale che è il passaggio del turno in Champions. A differenza dell’anno scorso abbiamo la doppia possibilità di passarlo domani o nell’ultima partita. La squadra sa che deve fare meglio, la società sa che deve fare meglio. Siamo tutti coinvolti a trovare una soluzione ai problemi che abbiamo avuto e che speriamo di risolvere domani o nelle prossime partite».

In Champions ci sono 6 squadre imbattute tra cui il Napoli, in campionato invece è settimo.

«Semplicemente in Champions siamo riusciti a esprimere il potenziale, in campionato no. Dobbiamo fare molto meglio in campionato. A livello dei risultati ci hanno condizionato i troppi pareggi per cui siamo tutti dispiaciuti ma motivati e carichi per cambiare».

C’è un giocatore che non gioca?

«Sono tutti disponibili, gli altri non sono venuti. Insigne ha provato ieri ma aveva fastidio al gomito, giusto per tagliare le illazioni che sono nate per questa esclusione. Sarebbe venuto volentieri, ma è indisponibile evidentemente. Non ha recuperato, punto. Dobbiamo valutare Fabian e Mario Rui, per il resto tutti stanno bene e sono motivati».

Che riscontro ha avuto dalla gara contro il Milan?

«Il riscontro di una squadra che ha fatto tutto quello che poteva, ma che è stata frenata nella prima parte dal fatto che le cose non vanno come tutti vorrebbero e c’è un po’ di timore nelle giocate. Domani se siamo preoccupati o timorosi è un problema. Ma non lo saremo perché non ne abbiamo il tempo».

Klopp è stato interrogato sulla crisi del Napoli e ha detto che Ancelotti non ha bisogno di consigli, che ne pensi?

«Posso dire che è uno dei pochi da cui posso accettare consigli».

Cosa ha perso il Napoli?

«Ci è mancata qualità nel possesso. Non siamo riusciti a giocare con linearità nella costruzione da dietro. Soprattutto lì la qualità del gioco deve migliorare con più lucidità, varietà e velocità».

Ha mai pensato alle dimissioni?

«Alle dimissioni si può pensare quando ci sono degli aspetti importanti che sono legati alla fiducia con le persone con cui lavori e in questo caso la fiducia della società e dei giocatori. In 30 anni non ci ho mai pensato, perché non sono mai venute a mancare nessuna delle due. Qui sta succedendo esattamente lo stesso. Proprio per questo dico che è una situazione momentanea, poi ci sono problematiche in tutti i gruppi. Qui c’è unità d’intenti e significa che la squadra ne uscirà».

Le difficoltà di giocare col Liverpool

«Riserva le stesse problematiche di tutte le partite che si giocano qui. È di fondamentale importanza la nostra capacità di controllare il gioco e non dargli campo. Credo che sia molto importante lasciare a casa timore e preoccupazioni».

Quanto la condizione psicologica influirà sugli undici che scenderanno in campo?

«L’ambiente interno  è concentrato e motivato sulla partita. Se un giocatore a livello psicologico non fosse pronto non sarebbe qui. Ci siamo preparati molto bene da un punto di vista sia fisico che mentale»

 

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