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Sconcerti: il confronto con la realtà europea banalizza il calcio italiano (che è lento)

Sul Corriere della Sera. Abbiamo messo insieme 12 punti in 10 partite, una media di buona salvezza finale. È soprattutto l’Atalanta a far nascere dubbi sul nostro livello

Sconcerti: il confronto con la realtà europea banalizza il calcio italiano (che è lento)

Sul Corriere della Sera Mario Sconcerti sulle italiane impegnate in Champions.

In 10 partite giocate, il calcio italiano ha messo insieme 12 punti, una media di buona salvezza finale, scrive. Cosa che mette in dubbio il livello del nostro calcio rispetto al resto d’Europa. Soprattutto, i dubbi li fa nascere l’Atalanta.

Le uniche tre partite vinte sono state le due della Juve e una del Napoli. Ieri la Juventus, con 7 punti in tre partite, ha staccato il terzo avversario ed è passata quasi agli ottavi, in un girone non troppo difficile. Ma ieri ha vinto grazie a due gol di Dybala, che è un fenomeno, dunque qualcosa di eccezionale.

“Ma le altre devono giocare a calcio e hanno difficoltà”

L’Atalanta, che in Italia gioca quasi meglio di chiunque altro, in Europa prende schiaffi pesanti. In 3 partite ha subito 11 reti e ne ha segnate solo 2, di cui una su rigore.

“Non è mai entrata nel torneo. Colpa sua o limite nostro?”

Le difficoltà delle squadre italiane in Champions far riflettere, scrive Sconcerti. Il nostro è un calcio diverso, molto più lento.

“L’impressione è a volte che stiamo raccontandoci una storia diversa, che nel nostro piccolo mondo accadono fatti quasi inutili, senza nessun riscontro nella realtà vera. Battezziamo una squadra, due campioni, tre promesse, e non ci accorgiamo che sono cose di tutti, succedono anche negli altri mondi. Ma quando andiamo a confrontarci rimaniamo stupiti. Il calcio, come ogni religione, non andrebbe mai confrontata con niente, dovrebbe rimanere uno show da coscienza privata. La realtà ci banalizza”.

Stasera, forse, ci saranno altre occasioni.

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