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Repubblica: l’ad di Autostrade sapeva che i suoi uomini nascondevano i report sui viadotti

La Guardia di Finanza intercetta Roberto Tomasi che parla con il responsabile del Tronco di Bari delle criticità sui viadotti

Repubblica: l’ad di Autostrade sapeva che i suoi uomini nascondevano i report sui viadotti

Una nuova ombra su Autostrade. Repubblica Genova scrive oggi che l’amministratore delegato della società, Roberto Tomasi, sapeva che i suoi uomini nascondevano i report. Emerge da intercettazioni telefoniche acquisite dalla Guardia di Finanza.

Tomasi ha sostituito Giovanni Castellucci alla guida di Autostrade. Il 31 gennaio scorso parla al telefono con Gianni Marrone, direttore dell’Ottavo Tronco di Bari e quest’ultimo lo informa

“di non avere fornito dei documenti relativi alle condizioni del viadotto Paolillo a Placido Migliorino”.

Migliorino è il direttore della Vigilanza del Ministero delle Infrastrutture. E’ anche conosciuto come “il mastino”.

Il nuovo ad, quindi, sapeva che i suoi avevano nascosto i documenti.

Il 4 ottobre scorso, però, ricorda il quotidiano genovese, Tomasi e altri dirigenti di Autostrade si sono presentati dal procuratore Francesco Cozzi per garantire la loro piena collaborazione.

“A quanto pare, però, durante l’incontro a Palazzo di Giustizia l’ad di Autostrade non avrebbe “confessato” di essere stato al corrente delle omissioni da parte dei suoi dirigenti”.

Il procuratore non rilascia dichiarazioni. Dichiara solo:

“Non posso commentare nulla, toccherà ai pm stabilire se vogliono sentirlo o meno, se hanno interessa a chiarire la sua posizione”.

Nelle prossime ore i pm potrebbero convocare Tomasi come persona informata sui fatti.

In una nota diffusa ieri, Aspi spiega che

“a prescindere dalla determinazione del geometra Marrone di confrontarsi con la Procura di Genova, l’ingegnere Roberto Tomasi attivò tutte le verifiche interne per accertare i fatti. Gli esiti delle verifiche sono stati riportati sulla homepage del sito di Autostrade nell’ambito dell’operazione di ‘trasparenza totale’ promossa dalla società. Nel mese di giugno 2019 Marrone è stato destinato ad altro incarico non operativo all’interno della società e sospeso successivamente al provvedimento cautelare che lo ha interessato”.

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