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Ponte Morandi, si alza il tiro delle indagini: perquisita la casa dell’ex ad Spea

Repubblica Genova racconta del blitz presso l’abitazione di Antonino Galatà e di altri sei tecnici. Le perquisizioni sono poi proseguite negli uffici di ciascuno di loro

Ponte Morandi, si alza il tiro delle indagini: perquisita la casa dell’ex ad Spea

Per la prima volta, ieri, le indagini sul crollo del ponte Morandi e sui report falsificati di altri viadotti hanno registrato un salto di qualità importante.

La Guardia di Finanza, infatti, scrive Repubblica Genova, ha perquisito le abitazioni di sette indagati. Era la prima volta che accadeva. Finora i finanzieri si erano limitati a perquisizioni e sequestri negli uffici di Autostrade, Spea, Atlantia e Ministero.

Ieri mattina, alle 7, hanno mirato più in alto. Un’operazione coordinata, che ha portato i finanzieri nelle abitazioni di Antonino Galatà, amministratore delegato di Spea fino a un mese fa, a Roma. Ma anche, in contemporanea, in quelle genovesi di Marco Vezil, Antonino Valenti e Serena Allemanni. Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno anche perquisito le case di altri tre indagati nell’inchiesta bis che riguarda le ispezioni all’interno degli impalcati che sorreggono le sedi stradali.

In questo fascicolo, oltre i soggetti già citati, sono iscritti Carlo Boccone, Carlo Grazioso Alioto e Giorgio Melandri. Tutti genovesi che lavorano al Primo Tronco Autostradale di Genova. Stretti collaboratori di Vezil, Allemanni e Valenti.

Gli investigatori hanno sequestrato a tutti i telefonini e, secondo le indiscrezioni, avrebbero trovato documenti citati negli interrogatori dei testimoni e degli indagati che finora, nelle precedenti perquisizioni, non erano stati trovati.

Non solo le abitazioni. I finanzieri hanno accompagnato tutti quelli a cui avevano perquisito casa anche in ufficio, per proseguire il lavoro. Cassetti e computer di tutti sono stati controllati.

A fine giornata gli uomini della Finanza sono usciti con scatoloni di carte, hard disk, telefonini e computer portatili.

Secondo le indiscrezioni, il materiale raccolto sarebbe “di un certo peso investigativo”.

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