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Mio padre, il Napoli e Ancelotti

Non ha mai seguito il calcio, lo ha sempre detestato, non guarda nemmeno i Mondiali, eppure in qualche modo partecipa al dibattito

Mio padre, il Napoli e Ancelotti
Ancelotti, Atalanta

Mio padre è l’antitesi del calcio, uno che neanche le partite della Nazionale ha mai guardato e che durante Italia ’90 bestemmiava perché c’era traffico. Ancora oggi talvolta mi chiama e dice “Francé ma domenica gioca il Napoli? E a che ora?” All’inizio cadevo nel tranello e chiedevo “Perché papà vuoi venire  a vedere la partita?” e lui sereno rispondeva “No, devo uscire e voglio essere sicuro di non trovare nessuno per strada, così esco durante la partita”.

A casa dei miei Sky non esiste, non è mai esistito e per loro Dazn potrebbe tranquillamente essere una marca di Yogurt. Per rendere più chiara l’entità dell’avversione di mio padre per il pallone, basta ricordare quando il 10 maggio del 1987 il Napoli vinse il suo primo scudetto con Maradona. La settimana prima, i miei genitori ci comunicarono che era giunto il momento di fare un bel viaggio: per la prima volta saremmo andati fuori dall’Italia. Cavolo. Il massimo dove ci eravamo spinti era Monte Vergine la domenica per le messe. C’era la scuola, ma mio padre aveva deciso, saremmo andati a Londra per il week end del 10 maggio, perché il Napoli doveva vincere lo scudetto e non si poteva assolutamente restare in città in quei giorni.

E se proprio non si è soddisfatti, posso giocare anche il jolly: il 25 marzo del 2010, quando Hamsik si apprestava a tirare un rigore contro la Juve, mio padre, costretto da noi ad assistere alla partita, sentenziò: “Questo lo sbaglia sicuro”. Non c’è bisogno che vi racconti come è andata.

Acclarato il livello di odio viscerale di mio padre per il calcio, oggi è accaduta una cosa insolita quando sono andata a trovarli mi ha detto “Francé, ma questo Ancelotti è proprio invecchiato”

F: “Invecchiato? Scusa papà ma come fai a dirlo?”

P: “Non si parla d’altro per strada, perfino al supermercato dove tua mamma mi costringe ad accompagnarla. Oggi il salumiere ha detto che è venuto a Napoli per prendersi la pensione”

F: “Papà ma lo dicono da quando è arrivato”

P: “Sì, ma dice che non segnano più. Che pure quello nuovo che ha fatto venire dal Messico che doveva essere come Speedy Gonzales sembra una talpa in letargo”

F: “Papà scusa ma tu da quando ti interessi di calcio? Hai visto una partita del Napoli?”

P: “Nooo, a me il calcio non mi interessa, è solo che mi dispiace per tutti quelli che si stanno intossicando a causa di Ancelotti e del Napoli che non vince”.

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